Il bando, rivolto esclusivamente ai Comuni con popolazione residente pari o inferiore a 50.000 abitanti e capoluoghi di Provincia con popolazione residente pari o inferiore a 20.000 abitanti, potranno presentare una proposta d’intervento relativa a un solo impianto di proprietà pubblica nel proprio territorio. Ma a Palermo non è stata assegnata alcuna somma per cui il Comune non potrà partecipare all’avviso.
A Palermo sport gestito da affaristi
“Siamo davanti ad una questione abbastanza seria – dichiara Giuseppe Giordano, responsabile regionale Sport della DC Nuova -. Ancora una volta Palermo, che più degli altri 8.000 Comuni italiani avrebbe bisogno di aiuti economici per risollevarsi dal 213° posto nel rapporto impianti sportivi e numero di abitanti, viene tagliata fuori dai finanziamenti per gli impianti sportivi di base”. Poi l’accusa, “La verità è che negli ultimi dieci anni lo sport a Palermo è stato gestito da “affaristi” alla ricerca della maestosità dell’impianto, dei costi elevati e forse da un profitto personale, trascurando il particolare più importante cioè che per competere a livello internazionale in campo sportivo ci vuole una larga base e quindi avere impianti economici e funzionali”.
L’appello al nuovo sindaco di Palermo
“Camminando per la città di Palermo vedo tanti sportivi o istruttori che allenano i propri ragazzi per strada, mentre nel resto della Sicilia osservo che nei piccoli centri ci sono impianti sportivi a misura d’uomo a disposizione della comunità come a Marineo, a Piana degli Albanesi, a Pergusa e a Librino. Mi pongo una domanda: ma cosa abbiamo fatto di male per meritarci questo? Chiederemo al nuovo sindaco, Roberto Lagalla, di essere più presente nei prossimi 5 anni per mettere in campo progetti e interventi di facile attuazione. Saremo vigili affinchè lo sport in città, inteso come impiantistica sportiva, dovrà essere migliorato partendo da interventi mirati nei quartieri e dando possibilità ai tanti giovani di allenarsi in luoghi sani, puliti e attrezzati, ricordando – conclude – che lo sport è patrimonio di tutti”.
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