I lavoratori ex Grande Migliore saranno riuniti domani in sciopero davanti la sede Gieco di Via Generale di Maria per protestare contro l’atteggiamento dell’Azienda che non ha voluto proseguire il dialogo per cercare di trovare una soluzione che potesse salvaguardare i posti di lavoro, il 7 novembre si è conclusa con un verbale negativo la procedura di Licenziamento collettivo ai sensi dell’art. 4 L. 23 luglio 1991 n. 223 i.

“E’ la seconda doccia fredda per questi lavoratori e le loro famiglie che, avevano sperato in un riscatto, e si trovano nuovamente ad affrontare lo stesso calvario. Questi lavoratori, reduci del fallimento Grande Migliore,- continua la sindacalista- pur di non perdere nuovamente il posto di lavoro hanno fatto sacrifici immensi, sopportando sia ammortizzatori sociali che cronici ritardi nei pagamenti degli stipendi, mantenendo le loro famiglie solo con acconti.
L’Azienda ha rifiutato anche l’ipotesi di cedere l’attività ai lavoratori che si erano resi disponibili a costituire una cooperativa. – dichiara Roberto Ferrara , dipendente Gieco ed RSA. Dopo tanti incontri che non hanno portato i frutti sperati , – continua Mimma Calabrò – lo sciopero è la prima delle tante azioni che intraprenderemo a tutela dei lavoratori, dei loro diritti, del loro reddito. Abbiamo lanciato e continuiamo a lanciare un appello alla sana imprenditoria perchè si faccia avanti per rilevare l’attività e salvaguardare i lavoratori coinvolti”.

“Non vorremmo che la tragedia di questi lavoratori si concludesse con la beffa di assistere ad una bieca operazione commerciale- finanziaria di un sub- affitto dei soli locali che risolverebbe soltanto i problemi economici del datore di lavoro ma lascerebbe gli ex dipendenti sulla strada” conclude il sindacalista.

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