Rinviate ancore una volta, al prossimo autunno, le elezioni amministrative in Sicilia che erano già state posticipate per l’emergenza Covid-19. Ieri l’Ars ha votato il disegno di legge per il posticipo delle elezioni amministrative all’autunno del 2020.  La nuova data è prevista tra i mesi di settembre e novembre.

Attualmente interessati dalla tornata elettorale sono 61 Comuni – i cui organi verranno prorogati – tra i quali due capoluoghi di provincia: Agrigento ed Enna. Le elezioni, programmate originariamente per il 24 maggio, erano state già rinviate dal governo regionale al 14 giugno (con eventuale ballottaggio il 28 giugno).

“Le proposte di nominare, in questo semestre, – fa sapere Carmelo Pullara, presidente del gruppo parlamentare Popolari e Autonomisti all’Ars – eventuali commissari al posto dei sindaci in scadenza, è stata giustamente respinta in Commissione, come è stata respinta in aula anche la proposta di limitare le prerogative dei sindaci attualmente in carica, attribuendo loro solo compiti di ordinaria amministrazione”.

Secondo Pullara è auspicabile prorogare  il mandato agli amministratori locali, fino alla nuova data individuata per lo svolgimento delle elezioni, senza alcuna, anche nel caso di ulteriore proroga, limitazione alle loro prerogative, per affrontare nella pienezza dei poteri una situazione, in cui si deve rispondere con celerità ai bisogni dei propri concittadini.

“Chi grida allo scandalo – prosegue il parlamentare – per un danno che potrebbe essere arrecato al sistema democratico, usa argomenti pretestuosi.  Non penso, infatti, che i sindaci, durante questi mesi di proroga del loro mandato, possano influenzare l’elettorato, soprattutto perchè il giudizio su di loro, dopo cinque anni di amministrazione, è già consolidato negli elettori. Certamente qualche mese in più non potrà incidere significativamente sulle decisioni di voto”.

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