E’ rottura tra Comune  e associazioni d’impresa, a Palermo. Al centro della polemica la delibera licenziata dalla giunta comunale con la seconda fase attuativa della Ztl e pedonalizzazioni del centro storico e la ipotizzata estensione della zone a traffico limitato anche durante le ore nottorne.

“Non capiamo perché questa Amministrazione comunale continui a produrre delibere di un certo rilievo per la vita della città e delle imprese senza sentire il bisogno di una preventiva concertazione con le associazioni di categoria. Rappresentiamo il tessuto economico di questa città e – pur nel pieno rispetto dell’autonomia decisionale di chi amministra – ci saremmo aspettati un preventivo coinvolgimento che non è una cortesia ma un atto dovuto per un’amministrazione che, così come ancora riteniamo, vuole portare avanti criteri democratici, ancor di più davanti a provvedimenti così nevralgici. Da parte nostra non è mai mancato lo spirito costruttivo e il senso di responsabilità di chi vuole migliorare lo stato delle cose nell’interesse di tutti. Ma non può valere solo da parte nostra. Noi guardiamo sempre con fiducia al futuro e non ci rassegniamo ad accettare una città che vediamo involuta nella qualità dei servizi dovuti e nei comportamenti. E a proposito di futuro: la vera rivoluzione passa spesso dalla soluzione dei semplici problemi dei cittadini. È troppo avveniristico per una città con “visione europea” poter acquistare on line o attraverso un’app un semplice pass per la Ztl?”

Confcommercio Palermo, con la presidente Patrizia Di Dio, prende posizione dopo la delibera della Giunta comunale riguardante i futuri provvedimenti sul tema della Ztl.

In mattinata l’argomento è stato affrontato dai vertici della Fipe, l’associazione dei pubblici esercenti che aderisce a Confcommercio Palermo.

“L’assessore Catania – spiega il presidente di Fipe, Antonio Cottone -, ha firmato nei giorni scorsi una delibera piuttosto “vaga” sulla Ztl che di fatto non precisa né la tempistica né soprattutto le modalità di attuazione di taluni interventi. Una delibera che, se approvata così com’è dal consiglio comunale, organo competente sulla materia, aprirà la strada a una serie di ordinanze più specifiche e vincolanti, senza alcuna collegialità o condivisione, pur essendo di forte impatto sulle aziende del nostro settore che più di tutti hanno interesse a portare un contributo fattivo per migliorare la qualità dell’offerta ai cittadini e ai turisti di una città che vuole davvero definirsi “europea”. Una delibera molto chiara solo sull’impegno finanziario: zero! Già le promesse fatte nella prima fase di attuazione della Ztl non sono state mantenute: nessun incremento del Tpl (trasporto pubblico locale), nè creazione di nuovi parcheggi se non riservati ai residenti oppure fruibili in orari d’ufficio (vedi parcheggio comunale vicino alla stazione) ma comunque insufficienti”.

“Riteniamo che certi provvedimenti che presuppongono stravolgimenti nella circolazione debbano essere preceduti da interventi programmatici e strategici di mobilità e posteggi. Come si può pensare che ciò che dovrebbe essere propedeutico alla implementazione della Ztl diventi un’azione postuma? La ‘strategia’ è quella di isolare e ghettizzare gli esercizi del centro storico dal resto della città?”.

“La delibera sulla Ztl – conclude Cottone – non tiene conto né delle legittime esigenze dei commercianti né dello stato di estremo disagio che buona parte della città sta vivendo con i numerosi cantieri stradali. Nè possiamo tralasciare il fatto che i vari esperimenti sulla mobilità in centro storico non sembrano aver prodotto risultati in termini di riduzione dell’inquinamento ambientale. È troppo chiedere all’amministrazione delucidazioni in tal senso? È sconveniente rimarcare il mancato funzionamento di alcuni servizi che potrebbero essere migliorati solo con un po’ di attenzione? Il nostro coinvolgimento può essere solo opportuno, perchè nessuno meglio di noi può conoscere le istanze di chi vive il territorio”.

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