Quando tutto era già stato definito per l’invio dei rifiuti siciliani in Piemonte, al fine di uscire dall’emergenza rifiuti nell’Isola, arriva una grana per il governatore Rosario Crocetta: il sindaco di Torino, la grillina Chiara Appendino, dice no.

Un rifiuto che rischia di risultare pesantissimo, considerato che il capoluogo piemontese possiede il 35 per cento delle quote dell’Ato che dovrebbe dare il via libera al ricevimento della spazzatura siciliana nei propri impianti. Chiara Appendino starebbe inoltre convincendo gli altri sindaci del comprensorio torinese a unirsi al fronte del no.

“Si rimane sorpresi per la posizione del M5s di Torino, riguardo l’invio dei rifiuti da parte della Sicilia”, commenta con una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, la presa di posizione del sindaco di Torino. “L’intesa con la Regione Piemonte, globalmente, prevederebbe l’invio di 15 mila tonnellate di rifiuti che equivalgono a 2 giorni e mezzo di totale conferimento della Sicilia”.

“Stiamo valutando l’ipotesi di inviare complessivamente soltanto 3000 tonnellate, che sicuramente non sconvolgono gli impianti di Torino né creano alcuna emergenza alla città, considerando che i rifiuti sono destinati non alla discarica ma a un termovalorizzatore. Spero che il Movimento 5 stelle siciliano, – conclude Crocetta – che ha chiesto di mandare fuori Regione i rifiuti, malgrado le mie perplessità poiché avevo previsto queste indisponibilità nordiste, si mobiliti a difesa della Sicilia”.

La risposta dei grillini siciliani

 

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