“Noi operatori sanitari della SAS abbandonati dalla Regione nonostante stiamo contribuendo anche noi alla guerra al Covid19”. Con queste parole chiedono maggiori attenzioni i dipendenti della società consortile per azioni della Regione siciliana che si occupa di fornire prestazione di servizi strumentali alle attività della Regione Siciliana e delle Aziende azioniste, tra cui le aziende ospedaliere dell’Isola e Asp. La società conta migliaia di operatori sanitari sparsi nell’Isola, che hanno dato un contributo significativo nella lotta al Coronavirus in Sicilia.
Nei giorni scorsi, attraverso il rappresentante sindacale Davide Corona della Uil, che lavora nel reparto di Ematologia dell’ospedale Cervello, i collaboratori addetti all’ausiliarato socio-assistenziale avevano manifestato il proprio dissenso per la scarsa attenzione rivolta nei confronti della categoria nel corso dell’emergenza. Oggi tornano a farsi sentire chiedendo anche per la propria categoria di lavoratori la premialità aggiuntiva per ogni turno di lavoro per come è stato deciso per medici e infermieri.
“Con la dichiarazione a verbale della UIL FPL durante gli ultimi incontri sindacali in videoconferenza con la società – si legge in una nota a firma di Antonio Sabatino e Davide Corona, RSA Ospedale Cervello -, aveva sottolineato l’esigenza di erogare una premialità aggiuntiva da destinare a tutti gli operatori sanitari che hanno prestato la loro opera in ospedali con reparti Covid, così come operato dalla quasi totalità delle regioni Italiane, tranne la Sicilia, attingendo ai fondi messi a disposizione dal Governo Nazionale a tale scopo ed eventualmente attingere ai fondi messi a disposizione della Regione Siciliana”.
Quello che rilevano i due rappresentanti sindacali è che a tutt’oggi “sia da parte della Regione che della SAS non vi è stato alcun segnale indirizzato ai lavoratori che hanno operato sia direttamente che indirettamente negli ospedali con reparti Covid”. “Chiediamo un urgente incontro utile a definire accordi sia interni alla SAS sul fondo FORD 2020, sia da inviare alle strutture regionali preposte – continua la nota – In assenza di eventuali riscontri a breve, ci vedremo costretti a chiedere, alla segreteria regionale UIL FPL Sicilia, di attivare lo stato di agitazione di tutto il personale interessato, che potrà sfociare in altre forme di lotte sindacali per riconoscere ai interessati pari dignità con i colleghi operanti nelle altre regioni italiane”.
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