“Tra il personale in prima linea nell’emergenza Covid19 ci siamo anche noi operatori socio assistenziali”. È Davide Corona, dipendente della SAS, Servizi Ausiliari Sicilia, a chiedere la giusta attenzione per la categoria di operatori sanitari che rappresenta. Una categoria, quella dei collaboratori addetti all’ausiliarato socio-assistenziale,  fino ad oggi messa in ombra dai mass media ma che ha ricoperto con grande professionalità incarichi che non sono di meno importanza rispetto a quelli di medici e infermieri impegnati sul fronte della pandemia. 

La SAS è una società consortile per azioni della Regione siciliana che si occupa di fornire prestazione di servizi strumentali alle attività della Regione Siciliana e delle Aziende azioniste, tra cui le aziende ospedaliere dell’Isola e Asp. Conta migliaia di operatori sanitari sparsi nell’Isola, che hanno dato un contributo significativo nella lotta al Coronavirus in Sicilia. Si tratta, dice Davide Corona a BlogSicilia di chi “fa il lavoro sporco”. Corona lavora nel reparto di Ematologia dell’ospedale Cervello.

Dispiace non vedere la nostra categoria menzionata tra i cosiddetti “eroi” degli ospedali che stanno lavorando in prima linea. “Siamo impegnati su più fronti ma non veniamo mai menzionati – dice Corona che è anche un rappresentate sindacale Uil -, ci sono colleghi che si occupano anche della sanificazione delle strutture ospedaliere e Asp della Sicilia”.

Quello che che chiede Corona è maggiore attenzione non solo dai mass media ma anche dalle istituzioni regionali. “Al momento è come se non esistessimo –  Facciamo tantissime cose per i pazienti e facciamo lavori importanti che non vengono considerati. Lavoriamo in concerto con gli infermieri a cui diamo sostegno. Forniamo lavoro ausiliario, portiamo provette e tamponi. Siamo i portantini e anche noi siamo a rischio contagio. Vorremmo che anche la SAS venga presa in considerazione dalla politica”.