In una atmosfera inedita per il Palazzo dei Normanni, l’Assemblea regionale siciliana è riunita per ascoltare la relazione dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, sulle misure assunte dal governo Musumeci per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

Nell’aula, presieduta da Gianfranco Miccichè, ci sono, a parte il componente del governo, i capigruppo di maggioranza e opposizione, i membri del Consiglio di presidenza e i componenti della commissione Sanità dell’Ars.

Alcuni assistenti parlamentari presenti a sala d’Ercole indossano le mascherine, nella sala stampa l’accesso è consentito solo a otto cronisti nel rispetto delle disposizioni di sicurezza dei decreti del presidente del Consiglio. Alla fine della relazione del governo, la seduta sarà sospesa per venti minuti in modo che i gruppi parlamentari possano redigere eventuali mozioni.

I deputati poi – uno per gruppo -, se vorranno esporre le mozioni, si alterneranno sul pulpito: alla fine di ogni intervento il microfono sarà igienizzato. In aula vengono rispettate le distanze di sicurezza, almeno un metro.

In Sicilia saranno effettuati i tamponi anche ai familiari delle persone rientrate nell’isola, e che si sono registrate nella piattaforma della Regione. Lo ha annunciato l’assessore Razza.
La Regione sta inoltre predisponendo nuove linee guide per l’isolamento domiciliare di queste persone. Nella piattaforma le registrazioni sono 35 mila.

L’assessore Razza ha riferito che in mille, tra medici e infermieri, hanno risposto ai due avvisi emanati dall’Asp di Palermo e dal Policlinico di Messina, su disposizione della Regione per incrementare il numero del personale sanitario per fronteggiare al meglio l’emergenza coronavirus: si tratta di 400 medici, in parte già distribuiti nei territori, e di 600 infermieri.

“Questi soggetti – ha detto Razza – potranno essere inseriti in un piano di reperimento di risorse umane in pianta stabile, perché abbiamo il dovere che queste persone finita l’emergenza si possano stabilmente impiegare nel sistema sanitario: l’emergenza coronavirus non può assolutamente creare un ulteriore sacca di precariato”.

Razza ha inoltre informato che nella notte è arrivato in Sicilia “un importante carico della Protezione civile nazionale di mascherine Ffp2” e intanto “ieri sera la giunta si è riunita autorizzando una grande commessa per dispositivi di sicurezza”.

L’assessore ha poi spiegato che Covid-hospital, strutture mirate agli affetti dal virus, saranno allestite in ogni provincia della Sicilia.

“Abbiamo adottato dei modelli organizzativi, riconvertendo alcune strutture ospedaliere – ha detto -. Nella seconda fase saranno coinvolte tutte le province. La fase di riconversione è una scelta profondamente necessaria, dobbiamo
mettere sul piatto la necessita di assicurare un luogo di cura e allo stesso tempo di continuare l’ordinarietà ospedaliera. Essendo in una fase di emergenza quindi e’ necessaria la riconversione di alcune strutture ospedaliere”.

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