La terza sezione del Tribunale di Palermo, presieduta da Marina Petruzzella, ha dichiarato prescritto l’abuso d’ufficio per Raffaele Lombardo, ex governatore siciliano, e per l’ex capo di gabinetto Antonino Scimemi.
Secondo l’accusa sarebbero stati illegittimi gli incarichi dati a Rino Lo Nigro, nominato direttore dell’agenzia
regionale per l’impiego, a Rossana Interlandi, come direttore del dipartimento dell’Energia, e a Nicola Vernuccio, alle
attività produttive. La nomina di Lo Nigro sarebbe stata illegittima perché non aveva conseguito la laurea, nonostante l’avesse dichiarata nel curriculum; la Interlandi e Vernuccio, all’epoca della nomina rispettivamente segretario provinciale di Caltanissetta dell’Mpa e commissario a Palermo del partito di Raffaele Lombardo, non avevano altri requisiti necessari per la nomina in termini di esperienza e incarichi dirigenziali pregressi.
Le nomine erano state poi revocate sulla base di un parere legale chiesto dalla Regione a seguito del conflitto di
attribuzione sollevato dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Ma, secondo il giudice che li rinviò a giudizio, la
revoca non avrebbe fatto venire meno il dolo della condotta, considerato che la marcia indietro arrivò solo dopo che la Corte dei Conti accese i riflettori sulle nomine. Lombardo è difeso dall’avvocato Massimo Motisi, Scimemi dall’avvocato Nino Caleca.
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