Due ore di confronto tra i leader del centrodestra e poi il rinvio alla prossima settimana dei temi più complicati. Una intesa è stata raggiunta solo sulle nomine, imminenti, dei sei commissari delle ex Province e per quelli dei consorzi universitari. Sui manager della sanità, invece, tutto è ancora in alto mare.
L’incontro a cui hanno preso parte segretari di partito e capigruppo dell’Ars si è trasformato in una elencazione dei problemi da risolvere da qui a fine mese. Nulla di più.
In questa chiave il primo nodo da sciogliere sarà la scelta dei manager di Asp e ospedali: si è appena accennato al problema principale, cioè la presenza di due elenchi di papabili (i “maggiormente idonei” e i semplicemente idonei) frutto della selezione terminata a fine luglio.
Tuttavia, nessuna decisione è stata presa su come procedere malgrado in piena estate l’Mpa e la Lega abbiano ottenuto garanzie sul fatto che anche dall’elenco della seconda fascia si potrà attingere.
Tema scottante
Il tema è estremamente scottante. Marcello Caruso, leader forzista e uomo ombra di Schifani, ha rinviato il confronto. Non una questione banale, e si è capito. Attualmente, il nuovo Piano del governo Schifani in materia di sanità, è ancora in gestazione negli uffici dell’assessorato alla Salute dopo il via libera all’altro Piano, quello sull’abbattimento delle liste d’attesa battezzato giorni fa dal direttore della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino. Schifani nel vertice ha chiesto un’accelerazione sulle nomine, e questo perché qualcuno, governatore in primis, teme tempi di attesa lunghi e troppi dubbi.
Tempi lunghi?
I tempi rischiano di essere lungi, come si legge sul Giornale di Sicilia. Non si parla solo delle nomine dei manager, ma anche di quello che sarà il nuovo piano sanitario della Regione.
Ci sarà un tavolo tecnico multidisciplinare di 12 componenti – destinatario della missiva – istituito ad hoc e convocato per la riunione di insediamento il 7 settembre. L’idea di base, spiega Iacolino, è di “rivedere il modello gestionale dei nosocomi dell’Isola, per ridurre gli sprechi e potenziare la disponibilità di uomini e mezzi – come previsto dall’agenda Schifani «e, di conseguenza, aumentare qualità e quantità dell’offerta sanitaria attraverso soluzioni innovative integrate, come più volte auspicato dal ministero dell’Interno per tutte le regioni”.
Leanza “La riorganizzazione tenga conto delle particolarità dei territori”
“Con la piena ripresa delle attività dell’Ars chiederò che la riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana sia uno dei temi da affrontare con urgenza in commissione Sanità: è necessario il pieno coinvolgimento dei sindaci e dei rappresentanti del territorio”. Lo dice Calogero Leanza, parlamentare regionale del Pd e vicepresidente della commissione Sanità all’Ars.
“Ho detto fin dall’inizio – aggiunge Leanza – che bisogna avere il coraggio di mettere mano alla rete ospedaliera senza scelte calate dall’alto o dettate da logiche che non sia connesse alle reali esigenze territoriali e dell’utenza. Solo in questo modo sarà possibile avviare un vero percorso di rigenerazione e potenziamento dell’offerta sanitaria ospedaliera in Sicilia, tale da assicurare il diritto alla salute ai cittadini”.
“È inoltre necessario – conclude – considerare le esigenze specifiche di alcune aree come i Nebrodi e le Isole Eolie che meritano una attenzione particolare”.
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