Protesta simbolica dei rider a Palermo. Domani Nidil Cgil Palermo distribuirà nei luoghi di aggregazione dei ciclofattorini, a partire dalla sede di Socialfood in via Catania, delle pettorine arancioni ad alta visibilità con il logo della campagna #IoSonoUnRider e lo slogan “Nello zaino mettiamoci i Diritti”, al fine di sensibilizzare la cittadinanza, e ovviamente clienti e ristoranti, oltre che le istituzioni, sulla situazione che i rider stanno vivendo.
Una sorta di sciopero alla rovescia, in cui i rider continueranno a lavorare normalmente, garantendo le consegne a domicilio, ma con il gilet indosso color arancio acceso che li rende visibili e riconoscibili, manifesteranno il loro dissenso contro il contratto Ugl-Assodelivery.

Una modalità di protesta differente, rispetto allo sciopero delle consegne del 30 novembre, per riaccendere le luci sullo stato di disagio nel mondo dei Rider. “Con i rider abbiamo fatto una scelta di grande responsabilità non proclamando uno sciopero ma immaginando forme di protesta alternativa – dice il segretario generale Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso -.  Il servizio reso dai Rider in questo momento è più che essenziale per tante persone costrette alla quarantena e per i problemi di mobilità dovuti al coprifuoco delle 22″.

La protesta per la mancata tredicesima e l’abbassamento delle paghe per il nuovo contratto, che non ha assolutamente migliorato le loro condizioni.  Per questo Nidil Cgil Palermo chiede che la trattativa con le piattaforme del delivery e le organizzazioni sindacali, aperta presso il ministero del Lavoro e attualmente in fase di stallo, possa riprendere presto “per superare l’accordo Ugl-Assodelivery e procedere alla definizione di diritti e tutele reali per questo settore”.

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