Al cimitero dei Rotoli di Palermo accade anche che possa essere “smarrita” una bara. Arriva, infatti, la denuncia di Francesco Morante, palermitano residente a Torino, che negli ultimi giorni era tornato nel capoluogo siciliano per la tumulazione della sorella. Questa la sua denuncia: “Al cimitero dei Rotoli non si trova più la salma di mia sorella”.

Senza esito le ricerche tra le mille bare accatastate

Al momento del prelievo della bara per la sepoltura, la salma non era nel posto in cui doveva essere. Senza esito le ricerche fra le mille bare accatastate nella tensostruttura di viale della Resurrezione.

La denuncia ai carabinieri

La storia, dai contorni amaramente incredibili, è contenuta in un esposto che Morante ha presentato alla stazione dei carabinieri Palermo Falde. Nella denuncia all’autorità giudiziaria, Morante ripercorre tutti i passaggi dal 18 marzo, data dei funerali della sorella Serenella, fino al 10 giugno, giorno della segnalazione.

Subito dopo il funerale, non è stato possibile procedere all’interramento della bara. Era infatti necessario bonificare la tomba di una zia di Morante per fare posto alla nuova sepoltura. L’intervento, programmato una prima volta il 21 aprile, viene differito per delle questioni burocratiche. Viene così riprogrammato per il 9 giugno.

Si arriva così alla mattina di giovedì scorso. “Alle otto – spiega Francesco Morante – mi sono recato al cimitero per procedere allo spurgo. Poi siamo andati a prendere mia sorella nella tensostruttura dove la bara era stata collocata dal personale del cimitero. Lì, però, non c’era più”.

Parte così la ricerca fra le bare accatastate. “Abbiamo cercato noi – spiega Morante – e abbiamo coinvolto nella ricerca anche la direzione del cimitero da cui mi sono fatto attestare che la bara non era stata trovata. D’accordo con il direttore ho lasciato un ulteriore mattinata perché il personale del cimitero proseguisse le ricerche. Con l’esito negativo di questo secondo tentativo mi sono recato dai carabinieri per denunciare la vicenda”.

Morante “Chiedo al Comune di fare presto”

L’ipotesi di reato al momento formulata è di distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere. “Chiedo al Comune – conclude Morante – di fare presto. Vorrei ripartire per Torino, sapendo che le spoglie di mia sorella riposano in pace”.

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