Finestre chiuse e massima prudenza. Si è vissuta così la notte nei quartieri della periferia di Palermo a monte della circonvallazione a cominciare da Borgo Nuovo ma anche nelle aree del Cep e di Cruillas. Nella Palermo circondata dagli incendi i più consistenti si sono registrati proprio in quella zona. In fiamme anche la discarica di Bellolampo riportando alla memoria precedenti preoccupanti incendi.

Le fiamme in discarica

Alcuni focolai sono divampati nella sesta vasca della discarica di Bellolampo, l’impianto di smaltimento di rifiuti gestito dalla Rap a Palermo.

“Grazie all’intervento dei vigili del fuoco e i canadair – dicono dalla Rap –  la situazione è sotto controllo. I roghi non hanno intaccato l’operatività dell’impianto e anche il Tmb”.

Per cercare di contrastare l’incendio sin dalle prime battute è intervenuto il personale della discarica della Rap che ha attivato già da questo pomeriggio tempestivamente le procedure di contenimento e spegnimento delle fiamme.

“Ho personalmente raggiunto il quartiere di Borgo Nuovo dove l’incendio è stato domato e al momento la situazione è tornata sotto controllo, per fortuna non si registrano feriti” ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. A causa delle fiamme e del fumo alcuni abitanti nel pomeriggio avevano abbandonato le proprie abitazioni.

Incendio contenuto ma preoccupazione per le esalazioni

I Vigili del fuoco, con il supporto della Protezione Civile Regionale e del personale RAP, sono intervenuti alla discarica di Bellolampo e hanno provveduto a circoscrivere l’incendio e a contenerne le dimensioni. Alle prime luci dell’alba sono iniziate le operazione di spegnimento a terra senza che si rendesse necessario l’intervento dei mezzi aerei.

Ma la notte è passata con la tensione molto alta vista la raccomandazione dell’amministrazione comunale  agli abitanti delle zone limitrofe (Borgonuovo, Boccadifalco) alla massima prudenza, limitando allo stretto necessario l’esposizione  all’aperto e mantenendo chiuse le finestre durante la notte.

Brucia Palermo, i residenti lasciano le case

Per tutta la notte le fiamme hanno tenuto sotto scacco non solo la discarica ma l’intera area a monte della città  Le fiamme sono divampate in zone vicine a delle abitazioni del quartiere popolare di Borgo Nuovo, a nord della città. Alcuni residenti hanno abbandonato le loro case per precauzione. Tra loro anche le suore minori di San Francesco che hanno una sede in via Bronte. Sono intervenuti i vigili del fuoco Sui social sono diventate virali le immagini e le foto delle fiamme che si alzano alte vicino ai palazzi e la notevole nube di fumo che ha avvolto le abitazioni della zona.

Molte persone hanno messo in sicurezza le auto spostandole velocemente e nei video si nota la ‘colonna’ di vetture che si sposta velocemente mentre vigili del fuoco, polizia e carabinieri bloccano l’acceso alla strada interessata dal rogo. Sono stati gli abitanti del rione a lanciare l’allarme segnalando che “la situazione è drammatica” e chiedendo di “intervenire presto: sappiamo che ci sono altre situazioni pericolose oggi, ma qui è davvero un dramma. Abbiamo visto tanti lasciare le case: fate presto”.

Fuoco anche in autostrada

In serata e tornata alla normalità la circolazione lungo l’autostrada A19 “Palermo-Catania” che era stata chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, tra gli svincoli di Trabia e Termini Imerese, per la presenza di un incendio ai margini della sede autostradale. In azione il personale di Anas. Una corsia dell’autostrada è stata riaperta in serata ma solo dopo le 20 sono state riaperte entrambe le corsie nelle due direzioni e si è dovuta attendere la tarda sera per il ripristino della viabilità ordinaria smaltendo le code che si erano formate

Gli incendi in provincia di Palermo

Sono diversi gli incendi divampati in centri della provincia alimentati dal vento di scirocco con un ”bollettino’ lunghissimo di interventi per vigili del fuoco e forestali per fare fronte a decine di roghi. I canadair insieme alle squadre antincendio sono interventi a Bolognetta, Montemaggiore Belsito in contrada San Giovanni, a Portella della Ginestra a Piana degli Albanesi. Incendi anche a Piano dell’Occhio e Valle Presti Monreale, a monte San Calogero a Caccamo, Belmonte Mezzagno e Calcerame a Montelepre. A Misilmeri ha preso fuoco un serbatoio Gpl. Altri incendi sono stati registrati sulla Palermo-Sciacca, nella zona di San Giuseppe Jato,

Chiusa per ore la strada a scorrimento veloce. E’ stata necessaria anche l’evacuazione di alcune abitazioni nella zona di Giacalone (foto di Vincenzo Pipitone)

L’incendio di Pantelleria spento, divampano le polemiche

Intanto è stato spento l’incendio divampato, 24 ore prima, a Pantelleria. Un rogo di chiara matrice dolosa. La Procura di Marsala, guidata da Roberto Piscitello, ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti per incendio colposo. I pm stanno acquisendo i rilievi fotogrammetrici e tutte le ordinanze comunali sulla prevenzione per capire dalle bruciature sul terreno da dove sia partito l’incendio e se siano state prese tutte le misure necessarie a prevenire e gestire eventuali roghi in una zona che in estate per le alte temperature è spesso colpita da incendi devastanti. Sulla propria pagina Facebook, il Comune di Pantelleria lancia un appello: “Se qualcuno sa, parli, perché questo scempio è una ferita per tutta l’isola”. Il rogo di Pantelleria è l’ennesimo di un’estate drammatica in tutta Europa. Per il portavoce della Commissione Ue, Balazs Ujuvari, sono stati distrutti oltre 700mila ettari di territorio boschivo: “E’ un record da quando è iniziata la raccolta dei dati dal 2006”.

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