“La verità sugli ormai immancabili allagamenti di Palermo che mettono a rischio l’incolumità di tutti. I cittadini devono sapere se un semplice spostamento per lavoro o per altre svariate motivazione, foss’anche solo una passeggiata, può trasformarsi in una tragedia in quella che è la quinta città d’Italia, ma che spesso finisce per essere, per tantissimi versi, la capitale del terzo mondo. Per questo abbiamo chiesto un’audizione urgente in commissione Ambiente e Territorio dell’Ars, convocando i vertici del Comune di Palermo, sindaco in primis, della Protezione civile, rappresentanti della Regione e di comitati civici”.

Lo affermano i deputati del M5S all’Ars Roberta Schillaci e Giampiero Trizzino, che si augurano che la notizia di possibili vittime possa essere smentita.

“Come portavoce all’Assemblea regionale dei miei concittadini – dice Schillaci – sento il dovere di chiedere ampie e dettagliatissime spiegazioni su una vicenda che ieri ha messo in ginocchio la città e non solo nel tratto relativo a via Regione Siciliana. Gli allagamenti a Palermo, purtroppo, sono una tristissima e pericolosa costante e vogliamo sapere quali sono le misure messe in atto o meno per prevenirle ed evitarle, e di chi sono le responsabilità di eventuali omissioni”.

“L’audizione – si legge nella richiesta di audizione -mira anche ad effettuare una ricognizione sullo stato attuale della principale arteria che collega le autostrade per Palermo e Trapani, alla luce della eccezionale e inusuale portata d’acqua che potrebbe avere generato cedimenti strutturali, con un focus specifico sul ponte Corleone, già particolarmente fragile e considerato a rischio”.

All’audizione è stata richiesta la presenza dell’ assessore regionale al Territorio, di quello delle Infrastrutture e Mobilità, del dirigente generale della Protezione civile, del Prefetto, del sindaco di Palermo, dell’assessore comunale alla Mobilità e di rappresentanti di comitati civici ed associazioni.

Intanto stamane il sindaco Orlando ha incontrato i giornalisti a Palazzo delle Aquile per esporre la sua versione dei fatti su quanto accaduto. “Chiederemo – ha detto – che si apra una inchiesta della Procura della Repubblica e della Corte dei conti”.
Il sindaco, al centro delle critiche e degli attacchi politici, non solo non si scompone ma contrattacca. Smentisce vittime e feriti, e se la prende con la Regione che lo ha spogliato delle competenze per il dissesto idrogeologico e con la protezione civile che non ha lanciato l’allerta meteo.

Un gruppo di cittadini hanno protestato davanti Palazzo delle Aquile, sede del Comune, chiedendo che proprio il sindaco risponda di quanto accaduto.

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