Gestione degli esuberi tramite esodo incentivato, fuoriuscita ex Lsu, progetti di riconversione professionale verso IT (information tecnology) e la previsione di un contratto di secondo livello per i lavoratori Almaviva. Il tavolo tecnico, tra istituzioni, parti sociali e vertici aziendali, previsto per oggi, è stato rinviato al prossimo 26 giugno, con la costituzione di due tavoli separati.
Motivo della decisione, la totale contrarietà della Slc Cgil già manifestata, il 15 maggio e il 1° giugno, con il rifiuto di sottoscrivere l’ipotesi d’accordo, cd “Patto per il lavoro”, che ha comportato la rinuncia da parte dell’azienda di societarizzare il polo di Palermo, il ripristino di scatti di anzianità e TFR ( istituti congelati dall’accordo del maggio scorso già dal 1° agosto) e la predisposizione di ammortizzatori sociali utili per scongiurare 724 esuberi dichiarati dal management di Almaviva, con la previsione di standards di efficienza e qualità, anche tramite lo strumento del “controllo individuale a distanza, aumento dei volumi di traffico, utili per il consolidamento del sito di Palermo.
“Ci dispiace che un’organizzazione sindacale abbia scelto la strada dell’isolamento.-si legge in una nota congiunta Fistel, Uilcom e Ugl Telecomunicazioni- Bisogna ricordare che non è casuale la presenza delle istituzioni regionali e comunali, che sono parti attive in solido e non arbitri terzi a garanzia della tutela e della salvaguardia dei posti di lavoro”.
“Non condividiamo la posizione di SlcCgil-afferma Claudio Marchesini, Ugl Telecomunicazioni- in riferimento all’ipotesi d’accordo, in itinere con azienda e istituzioni, poichè prima ancora di essere definitivo per le sorti dei lavoratori, sarà sottoposto a referendum da parte degli stessi, e comunque, per ciò che riguarda la criticità del controllo individuale, ovvero l’ascolto individuale dei dipendenti, come strumento di efficientamento e miglioramento della produttività, sarà soggetto a verifica da parte dell’Ispettorato del Lavoro”.
“Il risultato di oggi è stato quello di ritardare il confronto di ulteriori 8 giorni- afferma Slc Cgil in una nota- chiedendo, la costituzione di tavoli separati e il rinvio della trattativa da parte delle OO.SS”.
Occorre precisare che Uilcom , Fistel e Ugl Tlc, dimostrano di non avere rispetto per le scelte fatte lo scorso 23 maggio dai lavoratori, che hanno manifestato la volontà per un accordo che prevedeva dopo 12 mesi la cessazione degli ammortizzatori sociali e il taglio degli stipendi, oltrechè misure a sostegno dei lavoratori, cioè esodo incentivato, contrattazione di secondo livello, postazioni IT, e consolidamento del lavoro e del salario, già dal 1° giugno, invece di ulteriori sacrifici per ulteriori due mesi, ammortizzatori sociali con alte percentuali, e controllo a distanza.
Prendiamo atto- continua la nota- dell’impegno concreto da parte della Regione Sicilia, dopo anni di assenza politica dai tavoli di crisi”.
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