Una superficie territoriale di 160 Km2 (di cui oltre un terzo costituita da aree verdi), una temperatura media di 20,1 °C, una popolazione di oltre 632 mila abitanti (il 13,8% di età inferiore ai 15 anni e il 22,7% di età superiore ai 64 anni), oltre 25 mila stranieri (pari al 4% dei residenti), più di 2.400 matrimoni, di cui il 36,2% con rito civile, oltre 43 mila studenti universitari. E ancora, più di 1,6 milioni di presenze turistiche, più della metà delle quali provenienti dall’estero, 138 sportelli bancari, oltre 41 mila Unità locali delle imprese, che danno lavoro a 137 mila addetti, un tasso di occupazione del 43,3% e di disoccupazione del 20,6%, un tasso medio d’inflazione pari a +10,1%, 395 mila autovetture e 128 mila moto circolanti, 1.795 incidenti stradali (che hanno causato 2.346 feriti e 19 morti), 6.785 compravendite di immobili residenziali; sono soltanto alcune delle informazioni contenute nel Repertorio, numeri che mettono in luce la complessità della Città di Palermo.
Città di Palermo che, in base ai risultati ufficiali del Censimento permanente della popolazione 2022, con 632.499 abitanti si conferma la quinta città d’Italia per dimensione demografica, dopo Roma, Milano, Napoli e Torino, e prima di Genova.
Il Repertorio Statistico, articolato in 10 capitoli ricchi di grafici e tabelle, offre la più completa raccolta di dati e informazioni statistiche relativi alla città di Palermo e, in alcuni casi, alle sue otto Circoscrizioni amministrative, e rappresenta un importante strumento di analisi e conoscenza della Città di Palermo, dei suoi abitanti, dell’ambiente, del tessuto economico, dei sistemi di trasporto: uno strumento a disposizione non soltanto degli amministratori e degli uffici comunali, per meglio amministrare la città, ma anche – e soprattutto – di chi, ricercatore, studente, o semplice cittadino, è alla ricerca di informazioni pertinenti e attendibili sui principali aspetti che caratterizzano il capoluogo siciliano.
I dati pubblicati sono generalmente riferiti al 2022, e vengono confrontati con quelli riferiti all’anno o agli anni precedenti.
Il Repertorio è disponibile sul sito del Comune di Palermo, all’indirizzo www.comune.palermo.it/palermo-statistica.php, dove è possibile consultare anche tutti i lavori, gli studi e le analisi statistiche prodotti dall’Ufficio Statistica.
Ambiente e Territorio
La città di Palermo ha un’estensione territoriale di 160,59 Km2, di cui oltre un terzo costituita da aree verdi. Amministrativamente, la città è suddivisa in otto Circoscrizioni.
Dal punto di vista climatico, il 2022 è stato un anno caratterizzato da una sensibile diminuzione del numero di giorni di pioggia e delle precipitazioni rispetto all’anno precedente. Relativamente ai dati termometrici, nel confronto con il 2021 si è registrato un lievissimo innalzamento delle temperature.
Il giorno più freddo è stato il 1° marzo, quando il termometro è sceso fino a 4,4 °C (nel 2021 il giorno più freddo era stato il 15 febbraio, con 4,5 °C).
Il giorno più caldo è stato il 18 agosto, quando il termometro ha raggiunto 43,8 °C (nel 2019 il giorno più caldo era stato il 21 giugno, con 43,4 °C).
I giorni di pioggia sono stati 87, per complessivi 547,2 mm di pioggia. Il mese più piovoso è stato novembre, sia dal punto di vista dei mm di pioggia (106,6) che dal punto di vista del numero di giorni (15). Il giorno con le precipitazioni più abbondanti è stato il 17 aprile, con 48,2 mm di pioggia.
Demografia
A Palermo, al 31 dicembre 2022, la popolazione residente è pari a 632.499 abitanti, di cui 302.271 maschi e 330.228 femmine.
Rispetto al 2021 si è registrata una diminuzione di 2.940 abitanti, pari allo 0,5%, mentre rispetto al Censimento del 2011 la diminuzione è di 25.062 abitanti, pari al 3,8%.
Questi dati confermano il trend decrescente del numero di persone residenti a Palermo che si registra già da diversi anni. Osservando i dati riferiti ai censimenti passati, si può notare come il picco sia stato raggiunto nel 1981, con quasi 702 mila persone residenti, che 10 anni dopo si sono ridotte a quasi 699 mila unità, per poi flettere a 686.722 residenti nel 2001 e – infine – a 657.561 residenti nel 2011 e 635.439 nel 2021.
I risultati del censimento confermano Palermo come la quinta città italiana per dimensione demografica, dopo Roma, Milano, Napoli e Torino, e prima di Genova.
Con riferimento al movimento naturale della popolazione, nel corso del 2022 si sono registrati 5.075 nati, in diminuzione di 46 unità (-0,9%) rispetto al 2021. Il numero dei nati si conferma pertanto ai minimi degli ultimi 60 anni. I nati di sesso maschile sono stati 2.658, in diminuzione dello 0,4% rispetto al 2021, mentre quelli di sesso femminile 2.417, in diminuzione dell’1,4%.
Il numero dei decessi, che nel 2020 e 2021 era sensibilmente cresciuto rispetto al 2019, anche a causa dell’elevato numero di decessi provocato dalla pandemia da Covid-19, nel 2022 è rimasto sostanzialmente ai livelli dell’anno precedente: si sono registrati 7.527 morti, in diminuzione dello 0,4% rispetto al 2021. I morti di sesso maschile sono stati 3.517, in diminuzione dello 0,8% rispetto al 2021, mentre quelli di sesso femminile 4.010, in aumento del 0,1% rispetto al 2021.
La serie storica a partire dal 1980 del numero di nati e di morti fa registrare un trend crescente del numero di morti (+32,1% dal 1980 al 2022), ed un trend fortemente decrescente del numero dei nati (-60,8% dal 1980 al 2022).
Fra le principali cause di morte del 2022, primeggiano quelle legate a malattie del sistema circolatorio (37,6% del totale dei decessi, in aumento rispetto al 31,2% del 2021), a malattie dell’apparato respiratorio (18,2% del totale dei decessi, mentre l’anno prima erano al 19,8%), a malattie delle ghiandole endocrine, della nutrizione e del metabolismo e disturbi immunitari (16,3% dei decessi, in aumento rispetto al 14,7% del 2021 e ai tumori (15,8% del totale dei decessi, in diminuzione rispetto al 20,5% del 2021).
Con riferimento al movimento migratorio (al netto delle iscrizioni e delle cancellazioni per altri motivi), si sono registrati 8.599 immigrati, in aumento del 14,9% rispetto al 2021. Con riferimento alla provenienza, sono aumentati gli immigrati da altri comuni italiani (7.106, +19,3%), mentre sono diminuiti gli immigrati dall’estero (1.493, -2,4%). In termini di composizione percentuale, l’82,6% degli immigrati proviene da altri comuni del territorio nazionale, mentre il 17,4% dall’estero. Rispetto al 2021 è aumentata la quota di immigrati da altri comuni italiani, mentre è diminuita la quota di immigrati dall’estero: le due percentuali erano rispettivamente 79,6% e 20,4%.
Sul fronte delle cancellazioni, si sono registrati 11.183 emigrati, in aumento del 2,3% rispetto al 2021. Con riferimento alla destinazione, sono aumentati gli emigrati verso altri comuni italiani (10.173, +4,7%), mentre sono diminuiti gli emigrati verso l’estero (1.010, -16,8%). In termini di composizione percentuale, il 91,0% degli emigrati si è diretto verso altri comuni del territorio nazionale, mentre il 9,0% si è diretto verso l’estero. Rispetto al 2021 è aumentata la quota di emigrati verso altri comuni italiani, mentre è diminuita la quota di emigrati verso l’estero: le due percentuali erano rispettivamente 88,9% e 11,1%.
A Palermo, al 31 dicembre 2022, risultano iscritti in anagrafe 25.317 cittadini stranieri; in lieve diminuzione rispetto al 2021, quando gli stranieri erano 25.446 (-0,5%). Se poi, per una completa valutazione del fenomeno, consideriamo anche i cittadini stranieri che negli anni hanno acquisito la cittadinanza italiana, la presenza straniera diventa più consistente: sommando gli stranieri residenti (25.317) e gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana (5.337), viene superata quota 30 mila (30.654), valore più elevato del 2,4% rispetto al 2017, ma più basso del 2,1% rispetto al 2012.
A Palermo vivono quattro consistenti comunità straniere, che da sole assorbono oltre la metà del totale degli stranieri: i bengalesi (cittadini del Bangladesh), i rumeni, i singalesi (cittadini dello Sri Lanka) e i ghanesi. I primi al 31 dicembre 2022 erano 5.427, pari al 21,4% di tutti gli stranieri residenti a Palermo, in aumento di 87 unità (+1,6%) rispetto al 2021. I rumeni, che fino al 2020 rappresentavano la terza comunità di stranieri, erano 3.207, pari al 12,7% del totale, in diminuzione dello 0,4% rispetto al 2021. I singalesi erano 2.997, pari all’11,8% di tutti gli stranieri residenti a Palermo, in diminuzione rispetto del 6,5% al 2021. I ghanesi erano 2.597, pari al 10,3% del totale, in sostanziale stabilità rispetto al 2021 (+0,1%).
I matrimoni, dopo il forte calo registrato nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria, nel 2021 sono tornati ai livelli del 2019. Nel 2022 si è però registrato un sensibile calo rispetto all’anno precedente: sono stati celebrati 2.417 matrimoni, con una diminuzione del 9,5% rispetto al 2021. Rispetto al 2012, quando si erano celebrati 3.223 matrimoni, si registra una diminuzione del 25,0%. Approfondendo l’analisi per rito, si rileva che nel 2022 i matrimoni religiosi sono diminuiti (-15,4%), mentre i matrimoni civili sono aumentati (+2,9%). Rispetto al 2012 i matrimoni civili sono aumentati del 5,9%, mentre i matrimoni religiosi sono diminuiti del 35,7%.
Economia
A Palermo nel 2021 vi erano 41.672 Unità locali delle imprese attive, valore in crescita del 4,1% rispetto alle 40.018 Unità locali del 2020. Gli addetti alle Unità locali delle imprese attive nel 2021 erano 137.554, valore che segna un aumento del 6,0% rispetto ai 129.727 addetti del 2020
A Palermo, nel 2022, gli occupati, pari a 178mila, sono diminuiti dell’1,0% rispetto al 2021, quando erano 180mila. Rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia, il numero degli occupati del 2022 è più basso dell’1,7%. Il tasso di occupazione, pari al rapporto fra gli occupati (15-64 anni) e la popolazione residente (15-64 anni), nel 2022 è risultato pari al 43,3%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al 2021 e di 2 punti percentuali rispetto al 2019. L’aumento del tasso di occupazione rispetto al 2019 è da attribuirsi, più che ad un aumento degli occupati (che anzi sono diminuiti di 3mila unità), ad una diminuzione della popolazione residente.
Nel 2022 a Palermo i disoccupati sono diminuiti del 2,7%, passando da 47mila a 46mila. Confrontando il dato del 2022 con quello pre-pandemia del 2019 (39mila disoccupati) si registra invece un sensibile incremento dei disoccupati, pari al 18,8%. L’aumento rispetto al 2019 del numero dei disoccupati, considerato l’andamento del numero degli occupati, è da attribuirsi principalmente alla riduzione delle persone inattive. In altre parole, la ripresa economica post-pandemia potrebbe aver spinto molte persone (che in precedenza erano classificate come inattive) a cercare attivamente un lavoro. Il tasso di disoccupazione, pari al rapporto fra i disoccupati e la somma di occupati e disoccupati, nel 2022 è risultato pari al 20,6%, in diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2021, ma più alto di di 2,9 punti percentuali rispetto al 2019.
La popolazione inattiva 15-64 anni (tecnicamente “non forze di lavoro”) a Palermo, nel 2022, è diminuita del 4,1%, passando da 188mila a 180mila. Rispetto al 2019, quando ammontava a 208 mila unità, si registra invece una diminuzione del 13,6%. Il tasso di inattività, pari al rapporto fra la popolazione non appartenente alle forze di lavoro (15-64 anni) e la popolazione residente (15-64 anni), nel 2022 è risultato pari al 45,2%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali rispetto al 2021, e di 4,3 punti percentuali rispetto al 2019.
A Palermo l’indice tendenziale dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (NIC) ha fatto registrare nel 2021 e nel 2022 un forte rialzo, determinato soprattutto dall’impennata dei prezzi dei prodotti energetici. Nei 24 mesi in esame il tasso d’inflazione, pari a +0,1% a dicembre 2020, ha intrapreso un trend decisamente crescente, chiudendo il 2021 a +4,4%. Nel 2022 è proseguito il trend crescente, che ha portato il tasso d’inflazione a superare il 7% a marzo, il 10% ad agosto e a sfiorare il 15% a ottobre. Negli ultimi due mesi, sia a Palermo che a livello nazionale, si è registrato un leggero rallentamento dell’inflazione. Nel corso del 2022 si è registrato un aumento del differenziale d’inflazione fra il dato nazionale e il dato relativo alla Città di Palermo, con l’indice dei prezzi di Palermo più alto fino a tre punti percentuali rispetto all’indice nazionale. In media d’anno, l’inflazione a Palermo nel 2022 è risultata pari a +10,1%, in deciso rialzo rispetto al +2,0% del 2021. Anche a livello nazionale si è registrato un deciso rialzo, che ha portato il valore dell’indice in media d’anno da +1,9% a +8,1%.
Il mercato immobiliare nel 2020 è stato fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19, e in particolare al lungo periodo di lockdown (dal 9 marzo al 3 maggio) che ha bloccato la maggior parte delle attività economiche. Nel 2021 il mercato immobiliare è tornato a crescere, e la crescita è proseguita anche nel 2022. Complessivamente nel 2022 si sono registrate a Palermo 6.785 compravendite di immobili residenziali, valore in aumento di 690 unità (+11,3%) rispetto al 2021.
Turismo
Uno degli effetti più immediati dell’emergenza sanitaria associata al Covid-19 è stato il repentino ridimensionamento e successivamente il blocco dei flussi turistici. I primi effetti sono emersi già nei primi mesi del 2020, con il diffondersi dell’epidemia in Cina e il conseguente blocco dei voli da e verso il paese asiatico. L’arrivo e la diffusione dell’epidemia in Italia e negli altri paesi europei hanno poi determinato la progressiva adozione di provvedimenti emergenziali che, fra le altre cose, hanno azzerato l’attività turistica. Qualche segnale di ripresa si è registrato nei mesi estivi del 2020, ma poi l’arrivo della seconda ondata del Covid-19, che ha duramente colpito anche le regioni meridionali, ha determinato un nuovo brusco calo dei flussi turistici, che è proseguito fino alla primavera del 2021. Nei mesi estivi del 2021 si è registrata una consistente ripresa dei flussi turistici, trainata dai turisti italiani. I turisti stranieri invece, sia pure in ripresa rispetto al 2020, sono rimasti ancora lontani dai numeri registrati nel 2019. Nel 2022, con il progressivo allentarsi dei provvedimenti emergenziali, si è registrato un forte incremento dei flussi turistici, sia della componente italiana che – soprattutto – della componente straniera, e nella seconda parte dell’anno sono stati anche superati i livelli del 2019.
Nel 2022 a Palermo si sono registrati 722.288 arrivi turistici, con un aumento del 76,5% rispetto al 2021. Sono aumentati maggiormente gli arrivi dei turisti stranieri (348.414, +163,1%) rispetto agli arrivi dei turisti italiani (373.874, +35,1%. I turisti stranieri rappresentano il 48,2% del totale degli arrivi (l’anno precedente erano il 32,4%).
Sempre nel 2022 si sono registrate 1.649.297 presenze, con un aumento del 67,1% rispetto al 2021. Anche sul versante delle presenze sono aumentati maggiormente i turisti stranieri, che rappresentano il 51,8% del totale: la componente straniera è cresciuta del 137,5%, mentre la componente italiana del 26,7%.
La permanenza media dei turisti è pari a 2,3 giorni, maggiore per gli stranieri (2,5 giorni) rispetto agli italiani (2,1 giorni).
Trasporti e comunicazioni
Le immatricolazioni di nuove autovetture a Palermo, dopo il forte calo registrato nel 2020 (-25,8%) e il rimbalzo registrato nel 2021 (+12,5%), nel 2022 sono tornate a scendere (-15,1%), facendo registrare il valore più basso del decennio 2012-2022: 8.071 vetture immatricolate. Rispetto al 2012 si registra una diminuzione del 17,7%. E anche rispetto a cinque anni prima (rispetto cioè al 2017), il numero di auto immatricolate registra una diminuzione, pari al 28,1%.
Le immatricolazioni di motocicli, che a differenza delle auto nel 2020 non avevano risentito dell’effetto lockdown (+3,6%), nel 2021 e nel 2022 hanno fatto registrare un’ulteriore – consistente – crescita: in particolare nel 2022 sono stati immatricolati 4.974 motocicli, con un incremento del 9,2% rispetto al 2021 (che a sua volta aveva fatto registrare un incremento del 24,9% rispetto al 2020). Il numero di immatricolazioni del 2022 è il più alto del decennio 2012-2022. Rispetto al 2012 il numero di immatricolazioni del 2022 è più alto del 63,3%, e anche rispetto a cinque anni prima, al 2017, si registra un incremento del 45,4%.
Il porto di Palermo, nel 2022, ha registrato l’arrivo di 4.222 navi, 292 in meno rispetto al 2021 (-6,5%). Le merci sbarcate sono aumentate rispetto al 2021 dell’11,7%, mentre quelle imbarcate sono diminuite del 14,6%. I numeri relativi ai passeggeri, sia dei traghetti che delle crociere, dopo il forte calo registrato nel 2020 a causa prolungato periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria e più in generale dei provvedimenti governativi di limitazione degli spostamenti, e dopo la ripresa registrata nel 2021, anche nel 2022 sono sensibilmente aumentati. I passeggeri dei traghetti sono aumentati del 22,5% in termini di sbarchi, e del 22,8% in termini di imbarchi. Ancora maggiore la ripresa del traffico crocieristico: sono aumentati del 615,4% gli sbarchi e del 584,2% gli imbarchi (crociere – home port), e del 404,4% i passeggeri delle crociere in transito.
Come per l’attività portuale, anche l’attività aeroportuale nel 2022 ha consolidato i segnali di ripresa già registrati nel 2021 dopo il prolungato periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria e più in generale dei provvedimenti governativi di limitazione degli spostamenti, pur rimanendo ancora lontano dai valori pre-pandemia. L’attività dell’aeroporto Falcone-Borsellino nel corso del 2022 ha fatto registrare un incremento del 38,9% del numero dei voli rispetto all’anno precedente: da 37.453 a 52.005. Ancora maggiore la crescita del numero dei passeggeri, passati da 4.558.153 a 7.097.069 (+55,7%).
Nel 2022 si sono verificati 1.795 incidenti stradali, con un aumento dell’11,7% rispetto al 2021, sono morte 19 persone (stesso valore dell’anno precedente) e sono rimaste ferite 2.346 persone (+14,4%). Allargando l’analisi al decennio 2012-2022, il dato dell’ultimo anno (anche non considerando il 2020) sembra indicare un’inversione del trend decrescente del numero di incidenti stradali e del numero di feriti. Dal 2012 al 2022 il numero degli incidenti è comunque diminuito del 27,2% e quello dei feriti del 28,6%. Più contrastato l’andamento del numero dei decessi, che manifesta forti oscillazioni dovute al (fortunatamente) basso numero di eventi luttuosi. Nel 2017 si è registrato il numero di decessi più elevato del decennio (27 decessi), mentre negli ultimi tre anni il numero è rimasto fermo a 19 decessi. È da rilevare l’elevato numero di pedoni fra le vittime della strada: nel 2022 sono deceduti 6 pedoni, pari al 31,6% del totale dei decessi per incidenti stradali, e ne sono rimati feriti 206, pari all’8,8% del totale dei feriti.
Giustizia
A Palermo, dopo il calo generalizzato dei delitti registrato nel 2020, quale effetto del prolungato lockdown deciso dal Governo per contrastare la pandemia, e dopo il leggero incremento del 2021, nel 2022 si è registrato un forte aumento del numero totale dei delitti denunciati e conseguentemente del tasso di delittuosità. Nel 2022 sono stati denunciati complessivamente dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria 31.711 delitti, valore in aumento rispetto al 2021, quando i delitti denunciati erano stati 26.918 (+17,8%). Il numero di delitti denunciati nel 2022 è il più alto dal 2015 (quando le denunce erano state 34.725). Rispetto al 2012, quando vi erano state in totale 36.948 denunce, si rileva una diminuzione del 14,2%. Il tasso di delittuosità totale nel 2012 era pari a 5.633,1, nel 2017 era sceso a 4.428,0 e nel 2022 è risultato pari a 5.011,2, interrompendo il trend decrescente che aveva portato il tasso di delittuosità a 4.243,4 nel 2021 (nel 2020 il tasso di delittuosità era ancora più basso, 3.995,7, per effetto del prolungato lockdown).
Limitando l’analisi ai delitti che determinano maggiore allarme sociale, si rileva che nel 2022 si sono registrati due omicidi volontari, come nel 2021. Nell’arco temporale considerato (2012-2022), il numero di omicidi volontari, pari a 4 nel 2012 e a 10 nel 2013, è andato via via diminuendo fino a raggiungere un primo minimo (2 omicidi) nel 2018, per poi rimbalzare nel 2019 a 6 e ridiscendere a 1 nel 2020. Sono diminuiti anche i tentati omicidi, passati da 9 a 7 (-22,2%). Il valore del 2022 è il valore più basso del decennio 2012-2022 e molto distante dal valore massimo registrato nel 2016 (22 tentati omicidi).
Nel 2022 si è registrato un sensibile aumento dei furti rispetto al 2021 (da 12.497 a 17.250, +38,0%). Il numero dei furti del 2022 è il più alto dell’ultimo quinquennio, mentre rispetto al 2012, quando i furti erano stati 22.182, il dato del 2022 è più basso del 22,2%. I furti con strappo (ovvero gli scippi) sono passati da 651 nel 2012 a 895 nel 2014, per poi iniziare un trend decrescente negli anni successivi, fino ad arrivare a 242 nel 2020. Nel 2021 si è registrato un rimbalzo dei furti con strappo, risaliti a quota 346, mentre nel 2022 sono nuovamente diminuiti, fermandosi a 208, il valore più basso di tutto il decennio (-39,9% rispetto al 2021 e -68,0% rispetto al 2012. I furti con destrezza (ovvero i borseggi) nella prima parte del decennio hanno manifestato una tendenza all’aumento: partiti da 1.409 nel 2012, hanno raggiunto il massimo di 2.016 nel 2017. Nel 2018 si è invece registrata una sensibile diminuzione, con 1.760 denunce, diminuzione che è proseguita anche nel 2019, con 1.365 denunce e soprattutto nel 2020, con 685 (-49,8% rispetto all’anno precedente e -60,5% rispetto al 2015). Nel 2021 si è registrato un rimbalzo, con 830 furti con destrezza, rimbalzo che si è accentuato nel 2022, con 1.326 furti con destrezza (+59,8% rispetto al 2021, -5,9% rispetto al 2012). I furti in abitazioni nel decennio in esame hanno fatto registrare trend decrescente, che li ha portati da 1.719 del 2013 a 464 nel 2021. Nel 2022 si è invece registrata un’inversione di tendenza: 602 furti in abitazioni (+29,7%), anche se il dato è in ogni caso sensibilmente più basso rispetto al 2012 (-63,1%). I furti di mezzi di trasporto nel 2022 sono complessivamente aumentati, con percentuali di incremento decisamente elevate rispetto al 2021. I furti di ciclomotori sono stati 553, il 62,2% in più rispetto all’anno precedente (anno in cui si era registrato il valore più basso di tutto il decennio). Rispetto al 2012, il dato del 2022 è pari a meno della metà (-53,6%). I furti di motocicli sono stati 1.931, il 75,5% in più rispetto al 2021 (che come per i ciclomotori era stato l’anno con il valore più basso di tutto il decennio). Il dato del 2022 è comunque più basso rispetto a quello del 2012 (-15,8%). I furti di autovetture sono stati 4.678, il 61,1% in più rispetto al 2021 (quando già erano cresciuti del 29,4%). Per le autovetture, il numero di furti registrato nel 2022 è il più alto di tutto il decennio (+18,6% rispetto al 2012).
Le rapine in complesso, dopo il valore particolarmente elevato fatto registrare nel 2012, quando hanno raggiunto quota 1.663, a partire dal 2013 hanno iniziato a seguire un trend decrescente, che le ha portate nel 2015 sotto quota 1.000. Nel 2017 si è rafforzata la tendenza alla diminuzione, con un -29,6% rispetto all’anno precedente, e negli ultimi anni il numero complessivo di rapine è diminuito ancora, fermandosi nel 2021 a quota 432 rapine. Nel 2022 sono state denunciate 535 rapine, il 23,8% in più rispetto al 2021, ma pur sempre il 67,8% in meno rispetto al 2012. Le rapine in abitazione, dopo le forti diminuzioni registrate negli anni precedenti, che hanno fortemente ridimensionato il fenomeno, nel 2018 erano aumentate del 27,6% sull’anno precedente. Nel 2019 è invece ripresa la tendenza alla diminuzione, proseguita anche nel 2020. Nel 2021 si è registrato un leggero rimbalzo, che è proseguito nel 2022: nell’ultimo anno si sono registrate 26 rapine in abitazione, il 18,2% in più rispetto al 2021, valore comunque sensibilmente più basso rispetto alle95 rapine del 2012 (-72,6%). Nel 2022 si sono registrate soltanto due rapine in banca, in aumento rispetto al 2021 (quando si era registrata una sola rapina), ma in decisa diminuzione rispetto alle 35 rapine del 2012 (-94,3%). Sono fortemente diminuite le rapine negli uffici postali: una sola rapina, contro le 8 del 2021 (-87,5%) e le 40 del 2012 (-97,5%). Nel 2022 sono aumentate le rapine nei confronti di cittadini in pubblica via: 306 (+17,2% rispetto al 2021). Le denunce del 2022 sono comunque sensibilmente più basse rispetto alle 798 del 2012 (-61,7%). Sono aumentate anche le rapine in esercizi commerciali: si sono registrate 95 rapine, il 31,9% in più rispetto al 2021. Rispetto al 2012, quando erano state denunciate 351 rapine, si registra una diminuzione del 72,9%.
Palermo nei Censimenti
La popolazione residente a Palermo rilevata al Censimento permanente del 2022 è pari a 632.499 abitanti, di cui 302.271 di sesso maschile e 330.228 di sesso femminile. Rispetto al Censimento permanente del 2021 si è registrata una diminuzione di 2.940 unità, pari allo 0,5%, e rispetto al Censimento del 2011 una diminuzione di 25.062 unità, pari al 3,8%. Andando ancora più indietro nel tempo, si rileva che nel 1971 i residenti a Palermo erano 642.814, cresciuti fino a oltre 700 mila nel 1981 (701.782, +9,2%). Nel 1991 l’ammontare della popolazione è rimasto sostanzialmente stabile, appena sotto quota 700 mila (698.556, -0,5%). Nel 2001 la popolazione residente si è fermata a 686.722 abitanti, con una diminuzione dell’1,7%, e nel 2011 a 657.561, con una diminuzione del 4,2%.
Nel 2022 il 13,8% della popolazione residente aveva un’età compresa fra 0 e 14 anni, il 15,8% fra 15 e 29 anni, il 18,0% fra 30 e 44 anni, il 29,7% fra 45 e 64 anni, e il 22,7% un’età pari o superiore ai 65 anni. Dal 1971 al 2022 si è registrato un progressivo invecchiamento della popolazione: i ragazzi (0-14 anni) si sono più che dimezzati, passando da 186.676 (pari al 29% del totale) nel 1971 a 87.601 (pari al 13,8%) nel 2022, mentre gli anziani (65 anni e più) sono ben più che raddoppiati, passando da 58.105 (pari al 9%) nel 1971 a 143.413 (pari al 22,7%) nel 2022.
Le sensibili modifiche della struttura per età della popolazione hanno determinato forti variazioni in alcuni indicatori demografici, quali l’indice di dipendenza strutturale, l’indice di vecchiaia e l’indice di ricambio generazionale. L’indice di dipendenza strutturale dei giovani, dato dal rapporto fra la popolazione di età compresa fra 0 e 14 anni e la popolazione di età compresa fra15 e 64 anni, che nel 1971 era pari a 46,9 (ovvero vi erano 46,9 ragazzi ogni 100 persone in età lavorativa), nel 1981 è sceso a 41,1, nel 1991 a 31,3, nel 2001 a 25,8, nel 2011 a 22,2, e infine nel 2022 a 21,8, meno della metà del valore iniziale. Per converso, l’indice di dipendenza strutturale degli anziani, dato dal rapporto fra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di età compresa fra15 e 64 anni, nel 1971 era pari a 14,6, e nei Censimenti successivi è via via cresciuto fino ad arrivare a 35,7, più del doppio del valore del 1971. L’indice di vecchiaia, dato dal rapporto fra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di età compresa fra 0 e 14 anni, nel periodo in esame si è quintuplicato, passando da 31,1 anziani ogni 100 ragazzi nel 1971 a 163,7 anziani ogni 100 ragazzi nel 2022. L’indice di ricambio generazionale, dato dal rapporto fra la popolazione di età compresa fra 0 e 14 anni e la popolazione di 65 anni e più, nel 2022 si è ridotto a un quinto del valore registrato nel 1971, passando da 321,3 a 61,1 ragazzi ogni 100 anziani.
I dati relativi alla popolazione residente per titolo di studio (popolazione di sei anni e più fino al 2011, di nove anni e più dal 2018) mettono in luce un progressivo innalzamento del livello di istruzione (dati aggiornati al 2021). Nel 1971 i laureati erano 20.613, pari al 3,6% del totale; i diplomati 51.479, pari al 9,1%; le persone con licenza media inferiore 84.776, pari al 14,9%; le persone con licenza elementare 206.324, pari al 36,4%; gli alfabeti senza titolo di studio 163.155, pari al 28,8%, gli analfabeti 41.073, pari al 7,2%. In altri termini, quasi nove residenti su dieci non arrivavano al diploma. Nel 2021, dopo cinquant’anni, i laureati sono 97.434, pari al 16,7% del totale; i diplomati 180.682, pari al 30,9%; le persone con licenza media inferiore 187.275, pari al 32,0%; le persone con licenza elementare 92.396, pari al 15,8%; gli alfabeti senza titolo di studio 22.483, pari al 3,8%, gli analfabeti 4.776, pari allo 0,8%. In altri termini, le persone che non arrivano al diploma sono scese da quasi nove a meno di sei su dieci.
Anche la struttura delle famiglie (dati aggiornati al 2021) ha fatto registrare significativi cambiamenti nei cinquant’anni in esame. Nel 1971 a Palermo vi erano 169.940 famiglie, con una dimensione media di 3,7 componenti per famiglia. Nel 2021, dopo cinquant’anni, le famiglie sono 263.118, e la dimensione media si è ridotta a 2,4 componenti per famiglia. Nel 1971 le famiglie mono-componente rappresentavano il 10,3% del totale, nel 2021 sono cresciute fino al 31,8%. Per converso, le famiglie numerose, con 6 componenti e più, che nel 1971 rappresentavano il 15,4% del totale, nel 2021 si sono ridotte all’1,7%.
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