I catenacci dell’amore diventano un’opera d’arte. Teatro della nuova iniziativa è Terrasini, paese costiero della Provincia di Palermo che non è nuovo a queste ‘trovate’ artistiche di richiamo. La più nota fino ad ora è stata sicuramente l’appariscente scritta LOVE sul lungomare.
Adesso, prendendo spunto dall’abitudine divenuta tradizione degli innamorati di sigillare il proprio amore con un lucchetto che viene bloccato alle rinchiere dei ponti, nasce “Sigillo”. L’installazione, che è stata finanziata dal Birrificio artigianale Bruno Ribadi, eccellenza proprio di quel territorio, è stata posta in uno dei punti panoramici più belli dell’area: davanti al Belvedere Nuovo millennio, meglio noto proprio come piazzetta degli Innamorati.
Ideata dall’assessore Vincenzo Cusumano, è un enorme catenaccio con tanto di serratura e chiave che si affaccia sul mare. Parla di amore ma non soltanto fra persone. Parla di un legame antico di questa comunità con il mare, parla, dunque, sempre di amore ma di un amore anche diverso.
E l’installazione ha attirato anche attenzioni nazionali. Su facebook ne condivide le fotografie Federico Moccia in un post in cui spiega il tutto.
“Mi ha scritto un amico che non vedevo da tempo con il quale ho girato una bellissima storia d’amore a Catania e che ora si diletta anche come scultore – scrive Moccia nel suo post -. Voglio condividere la sua opera che mi è piaciuta particolarmente. Complimenti a Vincenzo Cusumano. Moccia poi riprota il messaggio originale di Cusumano:
“‘Sigillo’ con tanto di serratura e chiave a corredo si affaccia sul nostro mare come simbolo di legame saldo e antico.
Un’opera pensata per dare luce a uno dei più bei balconi terrasinesi, quella che presentiamo a chiusura di un anno ricco di novità per il nostro paese.
“Un sigillo per custodire un bene prezioso, una serratura per difenderci dal male, un modo per conservare ciò che non vogliamo venga intaccato. Ma soprattutto una chiave per aprirci a nuove opportunità. Tutto questo in un’unica grande installazione che è pronta ad accogliere quanti vorranno “legarsi” a Terrasini. Crediamo nella forza dell’accoglienza, nel potere di braccia aperte che invitino a tornare nei nostri luoghi. Il sigillo è stato posto”.
“Adesso – conclude Cusumano – lasciamo che siano il mare e il tempo a completare l’opera: la ruggine saprà essere decoro, perché ogni legame si costruisce col tempo…e con l’amore”.
Commenta con Facebook