La Commissione regionale antimafia apre i battenti e lo fa affrontando come primo tema il ‘Sistema Montante’. Lo ha annunciato oggi il presidente Claudio Fava, già vice presidente dell’antimafia nazionale e dunque fra i commissari che ascoltarono le dichiarazioni dell’ex assessore Marco Venturi poi confluite nell’inchiesta di Caltanissetta.

L’antimafia regionale è preoccupata che un simile sistema di infiltrazione nella macchina pubblica e di governo parallelo possa essere ancora in vigore.

“Cominciano oggi pomeriggio le audizioni in commissione regionale Antimafia. Non ci sovrapporremo all’inchiesta giudiziaria che si concentra sull’esistenza di fattispecie penali ma intendiamo indagare sulle distorsioni dei processi politici e di spesa, comprendere cosa sia avvenuto per noi è urgente e indifferibile. Pensiamo che questo ‘sistema Montante’ di un governo parallelo abbia ancora i suoi addentellati all’interno dell’amministrazione regionale”.

Lungo l’elenco di politici, dirigenti dell’amministrazione regionale e giornalisti che saranno ascoltati dalla commissione, guidata da Claudio Fava. L’Antimafia si avvarrà del supporto come consulente a titolo gratuito dell’ex magistrato Gioacchino Natoli, in pensione da qualche mese. L’auspicio del presidente dell’Antimafia è di consegnare la relazione finale al Parlamento entro la fine dell’anno.

Sono almeno quattro i settori specifici su cui appuntare la propria attenzione in particolare, secondo il presidente dell’Antimafia. “Sicuramente i rifiuti (la più grande discarica privata siciliana appartiene al successore di Montante Giuseppe Catanzaro, che ha ricevuto un invito a comparire ndr), sicuramente le Attività Produttive (il primo assessore di Crocetta al ramo fu Linda Vancheri, donna di Montante e anche lei fra gli indagati ndr), certamente l’Expò che va rivisitato nel metodo e nel merito. Dobbiamo comprendere la scelta di affidare a Unioncamere una parte significativa della spesa. Infine l’Irsap ex Asi e il sistema delle aree industriali, un luogo di interessi economici, politici e finanziari sui quali si è sviluppato uno scontro senza precedenti”.

“Su tutto la domanda è una: temiamo che ci possa essere una continuità di questo sistema e a questa domanda vogliamo dare una risposta”

Per Fava c’è tanto da fare anche, eventualmente, per la modifica delle regole perché è inquietante che a fronte di tutto ciò si sia dovuto aspettare le dimissioni  dei consiglieri della Camera di Commercio di Caltanissetta per poterla commissariare nonostante l’arresto del suo presidente “Il sistema ha tollerato – conclude Fava – che Montante restasse alla guida della Camera di Commercio di Caltanissetta prima in un regime di prorogatio che si era concesso da solo e poi, da indagato prima e da arrestato poi, si è dovuto attendere per uno stato di necessità normativo, che si dimettesse un numero congruo di consiglieri perchè si potesse procedere ad un commissariamento. Questo mi sembra abbastanza inquietante”

Sarà il dirigente della Regione Marco Romano il primo ad essere ascoltato, questo pomeriggio, dalla commissione regionale Antimafia.
Ecco l’elenco, fornito da Fava, delle persone che saranno ascoltate nei prossimi giorni: l’ex governatore Rosario Crocetta (indagato nell’inchiesta della Dda di Caltanissetta); l’ex senatore Beppe Lumia (Pd); gli ex assessori alle Attività produttive Linda Vancheri e Mariella Lo Bello (anche loro indagate); l’ex commissaria dell’Irsap Mariagrazia Brandara (indagata); l’ex assessore alle Attività produttive nel governo Lombardo e accusatore del ‘sistema Montante’ Marco Venturi; l’ex presidente di Sicindustria Ivan Lo Bello; gli attuali assessori all’Economia e all’Energia Gaetano Armao e Alberto Pierobon; l’ex dirigente regionale Marco Lupo; il dirigente regionale Dario Cartabellotta (ex responsabile Cluster biomediterraneo all’Expo di Milano); l’ex responsabile Sprint Maria Stassi; l’ex presidente dell’Azienda trasporti siciliana (Ast) Giulio Cusumano; la funzionaria della Regione Dorotea Piazza; Salvatore Pasqualetto, ex responsabile tavolo regionale sviluppo e legalità; l’ex assessore all’Energia Nicolò Marino; l’ex responsabile dell’Irsap Alfonso Cicero.

Fava ha sottolineato che nel corso dell’istruttoria l’elenco potrebbe allargarsi.