Maggiori risorse per le strutture del privato sociale che accolgono donne in gravidanza e con bambini, in condizioni di disagio. L’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Antonio Scavone, ha firmato il decreto con cui autorizza l’aumento della retta per le case di accoglienza per gestanti e donne con figli, adeguandola alle esigenze emerse nel gruppo di lavoro istituito in assessorato con i rappresentati del Terzo settore.

La nuova retta

La retta è stata determinata in 73 euro al giorno e per ogni ospite, a cui va aggiunta l’Iva se dovuta. A questa va sommato il costo pro-quota per l’affitto dell’immobile, ricavato dal costo dell’affitto mensile secondo l’ultima tabella dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

“Tariffe rideterminate per dare risposta rapida agli enti gestori”

“Abbiamo ritenuto di rideterminare la tariffa per superare le criticità emerse, fornendo una risposta rapida e adeguata rispetto alle difficoltà lamentate dagli enti gestori – afferma Scavone – e sgombrando il campo da qualsiasi tentativo di strumentalizzazione. L’obiettivo del governo Musumeci è fare in modo che dalle strutture vengano rispettati gli standard qualitativi idonei al delicato compito svolto”.

La retta va intesa come quota minima per garantire la sostenibilità del servizio. I Comuni, in base ai servizi offerti dall’ente gestore e alla situazione territoriale, ma anche ai progetti di accoglienza redatti per ciascuna persona, possono coprire ulteriori costi, in aggiunta a quelli individuati dalla Regione, per migliorare ulteriormente la qualità del servizio residenziale offerto.

A novembre la Regione ha finanziato 31 case d’accoglienza in Sicilia

A fine novembre 2021 è stato pubblicato sul sito internet del dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociali il decreto che ripartisce oltre 892 mila euro del bilancio regionale destinati alla gestione e all’implementazione di nuovi servizi delle case di accoglienza a indirizzo segreto e strutture di ospitalità in emergenza. Sono 31 gli enti che beneficiano di questi contributi.