“Il governo centrale ha il diritto di sospendere le garanzie costituzionali se c’è l’esigenza di garantire la salute delle persone. Io spero che oggi avvenga il miracolo, quello che il governo Draghi decida finalmente l’obbligo vaccinale, lo dico da diverso tempo. Da un governo tecnico, di emergenza, straordinario non è arrivata alcuna decisione ne straordinaria, ne eccezionale e noi continuiamo a rincorrere un provvedimento che potrebbe risistemare la condizione degli asintomatici”. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci a Sky Tg24.

“Servono decisioni drastiche, visto il boom contagi”

Musumeci ha aggiunto: “Per 2-3 settimane a livello sperimentale l’obbligo vaccinale potrebbe convincere i più riottosi e il mondo scientifico e politico a valutare come cambiare i parametri e restituire una minima serenità alla gente”.

“Se ci troviamo una curva epidemiologica schizzata, abbiamo il dovere di assumere come governo nazionale una decisione drastica e definitiva – ha aggiunto – Spesso la posizione dei governatori rispetto a quella dei partiti nazionali è differente, perché noi avvertiamo il fiato della gente sulla nuca: il tracciamento è andato a farsi benedire, eppure era misura rigorosa per contenere diffusione del virus”.

“Governo Draghi esca da ambiguità e decida”

“Non so quale santo pregare, il governo nazionale esca da balbettio e dall’ambiguità, e lo dico con tutto il rispetto, e decida come governo straordinario. In Sicilia la primavera comincia alla fine di gennaio, così facendo costringiamo gli operatori economici a chiudere o a subire limitazioni insopportabili, noi davvero avremo una condizione catastrofica“.

“Ripresa scuola il 10 ma valutiamo curva”

In Sicilia la ripresa delle scuole, dopo la pausa per le festività, è stata stabilita ieri per il 10 gennaio, ma il governatore Nello Musumeci fa intendere che fino all’ultimo minuto qualcosa potrebbe cambiare. “Questi tre giorni ci consentiranno di valutare la variazione del numero dei contagi”, ha detto a Sky Tg24.” L’ultima cosa che vorremmo chiudere è lo spazio scolastico”, ha aggiunto.

“Da nonno non separare bimbi vaccinati e non”

“Sono contrario a dividere i bambini tra vaccinati e non vaccinati, lo dico da nonno. I bambini hanno il diritto a stare insieme”.

“Mio nipote e il suo compagno di banco, legatissimi tutto il giorno, fanno doposcuola e compiti assieme – ha detto Musumeci – L’idea che uno va a scuola e l’altro a casa, mi sembra discriminante, infelice. Abbiamo il dovere di accostarci alla materia con grande prudenza quando si parla di minori e capire alla radice perché un bambino dai 5 a 11 anni non viene accompagnato a fare il vaccino. Negli hub della Sicilia con sorpresa ho visto ragazzi esuberanti, disinvolti: se un bambino non viene portato a fare il vaccino, e lo registriamo da alcune settimane, bisogna capire il motivo. Serve una operazione di sensibilizzazione anche da parte delle scuole verso le famiglie”.

In Sicilia strutture pazienti asintomatici

“Stiamo immaginando una struttura per provincia di pazienti positivi al Covid ma senza alcun sintomo, se la materia fosse regolamentata a livello nazionale il governo eviterebbe lo stress del sistema”.

“In Sicilia abbiamo il 70-80 per cento dei ricoverati senza vaccino – ha aggiunto Musumeci – ma la cosa più grave è che negli ospedali vengono considerati come malati i contagiati asintomatici che non hanno neanche un colpo di tosse, questo crea problemi, e non solo nelle statistiche”, ha concluso Musumeci.

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