Lettera del Sunia Palermo all’assessore regionale Infrastrutture, Marco Falcone, sulla condizione “paradossale” di impasse nella quale si trovano tantissime famiglie interessate a sanare la loro posizione con la normativa che prevede la regolarizzazione delle occupazioni di immobili pubblici avvenuta entro la data del 31 dicembre 2017.

Gli uffici del Comune di Palermo pongono, quale condizione essenziale al buon esito dell’iter, la dimostrazione della data dell’effettiva dell’occupazione con documenti pubblici quali la residenza o lo stato di famiglia – dichiara il segretario generale del Sunia Palermo Zaher Darwish – Tale richiesta rischia di vanificare le finalità poste dal governo regionale nell’articolo 63 della legge finanziaria 2018, anche per il mancato incasso dei canoni di locazione. Le famiglie destinatarie della norma, pur soddisfacendo i requisiti, si trovano infatti nella condizione di non essere in grado di dimostrare, con le modalità pretese, la data certa dell’occupazione. A rendere impossibile questo c’è un’altra legge, l’articolo 5 del decreto Lupi, che inibisce proprio l’iscrizione anagrafica nonché l’allacciamento ai pubblici servizi (acqua, luce, gas) a chi occupa abusivamente un immobile”.

Il problema è stato sollevato già dal Sunia al Comune. Adesso, per dare una risposta al disagio abitativo e consentire alle famiglie di mettersi in regola e di pagare il canone d’affitto, il Sunia chiede un intervento urgente all’assessorato Infrastrutture.

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