Occupanti abusivi con soggetti fragili a carico, adesso c’è una copertura giuridica in più. Con la determinazione sindacale 13 del 26 gennaio 2023, il primo cittadino di Palermo Roberto Lagalla ha adeguato le procedure per il riconoscimento della residenza a tutte quelle famiglie in stato di emergenza abitativa che ne hanno i requisiti secondo quanto previsto da un’interpretazione estensiva della legge. Operazione frutto di applicazione automatica di quanto previsto dal d.l. 47/2014 e che snellisce l’iter per quei nuclei familiari che, per anni, hanno vissuto difficoltà sotto il profilo dell’accesso ai servizi primari e di base, come ad esempio il riconoscimento della carta d’identità o l’accesso alle utenze.

Residenza per occupanti abusivi con soggetti fragili, i requisiti

Secondo il provvedimento emanato da sindaco, la deroga ai divieti di iscrizione anagrafica, allacciamento ai pubblici servizi essenziali e partecipazione alle procedure di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, in favore dei soggetti che occupano abusivamente un immobile si potrà verificare in presenza delle seguenti condizioni:

  • imobbile abusivamente occupato che, anche in assenza di allacciamenti ai pubblici servizi, difetti dei requisiti igienico-sanitari
  • nessun componente del nucleo sia titolare del diritto di proprietà, di usufrutto, di uso o abitazione nel territorio comunale adeguato ad esigenze abitative.
  • presenza di soggetti minori, oppure presenza, nel nucleo, di soggetti meritevoli di tutela e specificatamente nuclei con soggetti che si trovino in condizioni di particolare fragilità e vulnerabilità sociale (disabili oppure over 65)
  • soggetti con reddito lordo inferiore a 13.673,13.

Ad accertarsi della presenza dei requisiti previsti saranno i dirigenti degli uffici dell’emergenza abitativa del Comune. Una decisione apprezzata dalla consigliera comunale di Progetto Palermo Mariangela Di Gangi. “Il provvedimento del Sindaco offre finalmente una chiara strada perché tante famiglie escano dall’incertezza, che spesso a Palermo vuol dire anche vulnerabilità a pressioni non lecite. In questo caso, quindi, non posso che sinceramente complimentarmi con il sindaco Lagalla“.

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