Otto studenti sospesi dalla lezioni  in seguito ai comportamenti tenuti durante l’occupazione studentesca dello scorso mese di novembre. E’ la decisione presa dal consiglio d’Istituto del liceo scientifico Stanislao Cannizzaro che ha assunto provvedimenti anche gravi nei confronti di singoli studenti valutando i comportamenti tenuti.

Le sospensioni non sono uguali per tutti e vanno dai tre ai 16 giorni. Agli studenti si contesta non l’occupazione in se ma l’aver messo le catene ai cancelli per impedire l’accesso alla scuola di preside e professori ed aver ostruito le uscite dio sicurezza durante l’occupazione studentesca creando un potenziale pericolo per chi si trovava all’interno.

L’occupazione del liceo, peraltro non sarebbe stata decisa dal Consiglio di istituto o dall’assemblea degli studenti e dunque sarebbe irregolare ma questa è materia non ben normata e dunque non è stata oggetto dei provvedimenti.

Ma contro la decisione assunta dal Consiglio di Istituto è subito iniziata la battaglia da parte dei genitori dei primi quattro ragazzi sospesi, quelli che hanno avuto comminata la sanzione più pesante. Si tratta – scrive i l giornale La Repubblica – di un maggiorenne e tre minorenni. I genitori hanno chiesto l’accesso agli atti e si preparano a ricorrere all’organo di garanzia della scuola ma sembrano intenzionati ad andare anche oltre se non otterranno una revoca del provvedimento.

Secondo il provveditorato si tratta di un precedente significativo ma il provveditore non entra nella sostanza delle decisioni assunte limitandosi a dire che i casi vanno valutati singolarmente.

(nella foto una assemblea del Liceo Cannizzaro proprio in occasione dell’occupazione di novembre)