Sarà operata in settimana la signora Teresa la donna di quasi 90 anni, il cui ricovero a Partinico nella notte fra sabato e domenica è stata una vera e propria odissea. Lo si apprende oggi all’indomani della valutazione clinica fatta dal primario di ortopedia giunto da Palermo per trattare il caso ricoverato a Partinico dopo il ritorno alla normalità dell’ospedale.
Sulla vicenda di Teresa l’Asp di Palermo ha aperto una inchiesta interna per ricostruire quanto accaduto all’ospedale di Partinico nella notte fra sabato e domenica quando la donna, con frattura al femore, arrivata al Pronto Soccorso è rimasta nell’area di emergenza per tutta la notte cadendo anche dalla barella e procurandosi, in aggiunta alla frattura al femore, una frattura alla spalla destra ed un trauma cranico.
La vicenda è subito apparsa come legata alle difficoltà di ripartenza dell’ospedale di Partinico che è stato Covid Hospital fino a metà della scorsa settimana per tornare alla normalità subito dopo. Ma se le cose siano andate così dovrà accertarlo una commissione appositamente nominata.
La paziente, arrivata sabato sera in ambulanza, è stata comunque assistita ed ha ricevuto le cure del caso. Per lei è stato anche garantito il ricovero – fanno sapere dall’Asp di Palermo – ora si apprende che la donna che non potrà essere operata prima di metà settimana a causa di un farmaco che assumeva già prima dell’incidente e che deve essere sospeso prima di poter intervenire.
Sull’odissea di Teresa l’Asp ha insediato una commissione di indagine composta da Tommaso Mannone il risk manager di Villa Sofia già incaricato della ripartenza di Maria Eleonora Hospital dopo i contagi Covid, da Claudio Casiglia Risk Manager Asp di Palermo, Calogero Zarbo Responsabile di Medicina Legale e Fiscale Asp e Ferdinando Granata, Responsabile Ortopedia dell’Ospedale Ingrassia di Palermo.
Saranno analizzate le procedure seguite e le comunicazioni date ai familiari nonchè l’accettazione e l’incidente avvenuto nella notte che ha causato l’ulteriore frattura.
Le condizioni della paziente, ad oggi, sono comunque buone in base all’eta ed ai traumi riportati
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