Nell’incontro di oggi al Mise su Blutec “è stato comunicato alle organizzazioni sindacali che si è di fatto condiviso l’accordo tecnico-legale di restituzione del finanziamento ricevuto da Invitalia e verrà firmato entro luglio 2018”.

Così in una nota, il segretario nazionale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, aggiungendo che sempre in quella data verrà formalizzato il progetto industriale 2018-2020 per il nuovo contratto di sviluppo per un valore stimato oltre le 170 milioni di euro.

“Abbiamo chiesto al governo garanzia per il prossimo anno per evitare ripercussioni negative. Ci ha dato assicurazioni per la copertura, ma ora è indispensabile che sul nuovo piano industriale sia accelerata la discussione e soprattutto si concretizzi l’ipotesi di ibridizzazione sui veicoli commerciali”, ha aggiunto il sindacalista ricordando che ad oggi i richiamati al lavoro sono circa 135 e diventeranno 250 a fine 2018 con la partenza a dicembre della produzione del Doblo elettrico, “è chiarissimo che il concretizzarsi del nuovo progetto industriale e la sua realizzazione sono le condizioni per la piena occupazione degli attuali 649 dipendenti”. Per questo motivo “abbiamo chiesto al governo di rendersi protagonista per la realizzazione di questo obiettivo”, conclude la nota.

“Non entriamo nel merito del nuovo piano industriale – aggiunge il leader della Fiom nazionale Michele De Palma – presentato da Blutec, perché l’unica certezza produttiva sono i 135 già oggi occupati, a cui si aggiungono con la commessa dei 6800 Doblò di FCA, altri 120 persone nei prossimi tre anni. Invece per il raggiungimento della piena occupazione il piano presentato dall’azienda è condizionato dalla concretizzazione degli accordi commerciali che entro il 2021 vedrebbero tutti al lavoro, compresi quelli dell’indotto”.

“Quindi per 444 lavoratori – afferma – ad oggi manca la concretizzazione delle previsioni sulla prototipazione e engineering prevista per settembre 2019 e l’allestimento di veicoli commerciali, come il Ducato, e della componentistica per l’elettrificazione dei veicoli per dicembre 2019”. Per la Fiom è necessario “a fronte dell’allungamento dei tempi previsti un tavolo di confronto con il ministero del Lavoro per assicurare gli ammortizzatori sociali per la continuità occupazionale”.

Sulla situazione industriale la delegazione ministeriale ha convenuto con la richiesta della Fiom di avere un confronto con Blutec e FCA per verificare le condizioni di assegnazione delle commesse, visto che riteniamo strategico per l’automotive la svolta ecologica, dice il sindacato. “Inoltre, non c’è conferma di contratti di fornitura – prosegue – se non nella consegna dei prototipi della moto elettrica ed endotermica, della commessa per aziende della logistica”.