In Sicilia con i 4,2 miliardi di euro certificati a valere sul fondo comunitario Fesr 2007-2013 sono stati creati 8.663 posti di lavoro: 484 mila euro per ogni posto. E’ quanto emerge dalle tabelle contenute nel Defr, il documento economico finanziario della Regione (Defr) 2018-2020, approvato nei giorni scorsi dalla giunta di Rosario Crocetta.

“Un dato che dimostra come i progetti sui quali sono state investite le risorse europee hanno davvero generato poca occupazione”, spiega l’economista Franco Garufi. “Quasi 500 mila euro per un posto di lavoro è un numero enorme – aggiunge l’economista – Con interventi più produttivi è ovvio che si sarebbero potuti creare molti più posti di lavoro. Inoltre sarebbe interessante capire che tipo di occupazione, seppur minima, è stata creata. Temo che si tratti di lavoro precario”.

Il risultato finale raggiunto in termini di nuova occupazione è comunque inferiore, come si evince dal Defr, rispetto al target prefissato dal programma Fesr: 8.663 posti anziché 9.500. Tuttavia, il governo evidenzia che “secondo le stime del nucleo di valutazione degli investimenti pubblici della Regione siciliana il programma operativo Fesr 2007-2013 ha generato mediamente nel corso dell’attuazione un incremento del Pil di circa un miliardo di euro”.

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