Una riforma del settore che passi da nuove risorse per uomini e mezzi, programmazione e coordinamento delle attività. Lo chiede il Partito Democratico nel corso del dibattito all’Ars sull’emergenza incendi che quest’estate hanno devastato centinaia di ettari di boschi macchia mediterranea in diverse zone della Sicilia. Una seduta, come abbiamo già scritto qui ieri, che arriva in forte ritardo, quando già la stagione degli incendi sembra ormai essere terminata visto l’imminente arrivo della stagione autunnale. Tra l’altro l’argomento è anche stato affrontato dal Governo che pochi giorni ha nominato Nello Musumeci commissario delegato per fronteggiare l’emergenza incendi.

Oltre 8 mila roghi in Sicilia

Ben 8.113 sono stati gli incendi che hanno devastato migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea in Sicilia, con una media di 135 roghi al giorno se si considerano i mesi di luglio e agosto. Il dato è emerso nel corso dei lavori della commissione Ambiente dell’Assemblea siciliana, riunita lo scorso 7 settembre a Palazzo dei Normanni.

Il Pd intanto chiede una riforma

“Serve una riforma del settore della forestazione e dell’antincendio, serve una corretta programmazione basata su tempi certi, serve una corretta gestione delle risorse finanziarie che non possono essere recuperate ogni volta all’ultimo minuto. Al tempo stesso servono investimenti per innovazione tecnologica, mezzi efficaci, e servono azioni coordinate in grado di ottimizzare il lavoro dell’attuale personale che comunque ha bisogno di essere supportato da nuove e giovani energie sia sul versante della manutenzione che per le attività di prevenzione e contrasto degli incendi”. Lo ha detto il capogruppo PD all’Ars Giuseppe Lupo nel corso del dibattito d’aula sull’emergenza incendi in Sicilia.

La differenza tra manutenzione verde da attività antincendio

Anche il parlamentare regionale del PD Antonello Cracolici nel corso del dibattito d’aula sull’emergenza incendi in Sicilia è intervenuto chiedendo più strumenti per le forze dell’ordine. “Il tema degli incendi è sempre più complesso, servono strumenti nuovi: innanzitutto bisogna distinguere tra ‘attività di manutenzione del verde’ che deve essere portata avanti durante tutto l’anno, dall’attività ‘antincendio’ che deve poter disporre di personale sufficiente, e mezzi e tecnologie all’avanguardia. Inoltre, se è vero che i cambiamenti climatici stanno incidendo, sembra ormai accertato che la maggior parte degli incendi sia dolosa: di fronte a un fenomeno così massiccio ritengo sia arrivato il momento per le Forze dell’ordine e la magistratura di adottare strumenti speciali per contrastare ogni forma di speculazione che passa attraverso il fuoco”.

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