Dietro l’omicidio a Boccadifalco di Aleandro Guadagna ci sono tante vite che si intrecciano e la perenne ricerca di un equilibrio. Palermo si interroga sull’ennesimo fatto di sangue consumato per futili motivi, per un ritardo nei pagamenti dell’affitto di casa. E  adesso si consuma una tragedia nella tragedia: la famiglia dell’oramai vedova Valentina che rischia di finire nel baratro. Mentre si tenta di far scattare la macchina di solidarietà per evitare che dal dolore si consumi una storia anche di emarginazione sociale.

La necessità di aiuto

La famiglia di Aleandro Guadagna ha affrontato non poche difficoltà. Il mancato pagamento degli affitti testimoniava che da queste parti non si navigava nell’oro. La coppia arriva a stento a fine mese, da poco la vittima aveva trovato un lavoro. Si stava preparando la cerimonia di comunione di due dei 4 figli. Ecco perché pagare anche l’affitto in questo periodo era diventata dura. Ora che Aleandro non c’è più si deve pensare alla vedova e ai quattro figli. Ed è quello che sta facendo la consigliera comunale Giovanna Rappa, che conosceva da vicino la famiglia. La conosceva perché gestisce un centro Caf nel quartiere a cui la famiglia Guadagna faceva riferimento per tutte le necessità burocratiche. Serve un sostegno economico per tutte le incombenze, i servizi sociali del Comune sono già al lavoro sotto questo aspetto.

“Si era pentito dei suoi errori”

La stessa consigliera racconta che Aleandro si era pentito del suo passato. Aveva scontato quasi 5 anni di carcere per una rapina. “Non è strada che spunta” avrebbe confessata alla stessa Rappa. “Subito capii che eri un ragazzo che si fosse pentito per quello che aveva compiuto – racconta la consigliera – e che aveva tanta voglia di ricominciare insieme alla sua bellissima famiglia”. Aveva sofferto per la distanza dalla sua famiglia in quegli anni di detenzione. Non voleva più avere a che fare con quel mondo. Ma era tutto tremendamente difficile. Ripartire per un “ex carcerato” non era facile in una terra di per sé affamata di lavoro.

Il contesto del fatto di sangue

Il corpo di Aleandro Guadagna si trova ancora all’obitorio in attesa che venga effettuata l’autopsia per la restituzione della salma alla famiglia. Due giorni fa fermato dai carabinieri il proprietario di casa, poche ore dopo l’omicidio di Aleandro Guadagna. La vittima era il suo inquilino e sembra che alla base dell’omicidio ci siano alcuni affitti non pagati e una lunga serie di contese fra i due. Pare che questi screzi andassero avanti da tempo ma senza mai far pensare ad un epilogo tanto tragico.

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