Proseguono le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano, chiamati a far luce sull’omicidio di Vincenzo Adamo Favaroso avvenuto il 26 novembre scorso.

Dopo la convalida del fermo di indiziato di delitto di Gaspare Favara, effettuato solo poche ore l’omicidio, lunedì scorso gli investigatori, con l’ausilio della squadra rilievi del Reparto Operativo del Provinciale di Trapani dell’Arma e alla presenza degli avvocati delle parti, hanno passato al setaccio le vetture sequestrate quella tragica notte.

Le auto sono una Fiat Panda e una 500, dove erano già state trovate numerose tracce di sangue e sono stati prelevati adesso dei campioni di Dna e impronte digitali, ritenute utili a ricostruire gli eventi.

Nel frattempo, sono ancora al vaglio degli inquirenti i filmati della videosorveglianza pubblici e privati e i tabulati di traffico telefonico.

Risultano ancora da ritrovare l’arma del delitto e il cellulare del giovane Vincenzo che, non si esclude, possono essere stati portati via dalla scena del delitto da soggetti terzi.

Vincenzo Adamo Favoroso,33 anni, molto conosciuto negli ambienti calcistici del centro col soprannome di “tacataca”, è stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco.

La sparatoria sarebbe avvenuta nel corso di una lite in un locale del centro, ma la vittima è stata poi trovata in un’altra zona della città siciliana.

La sparatoria sarebbe avvenuta in cortile Bertuglia in via Mazzini. Qui i carabinieri hanno trovato diverse tracce di sangue ma non il cadavere del trentatreenne, rintracciato poco distante in un campo.

 

 

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