“Chi semina odio raccoglie tempesta. Ci aspettiamo che venga fatta luce e che emerga la verità su quello che è successo realmente. E’ necessario andare a fondo”. Con cartelloni e slogan viene accolto l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, arrivato alle 9 dentro al bunker del carcere Ucciardone di Palermo. accompagnato dal suo legale, l’avvocatessa Giulia Bongiorno. il leader del carroccio è stato “accolto” dalle associazioni del movimento antirazzista. “Processo all’odio”. Attorno al  carcere questa mattina traffico limitato e aree transennate.

E’ uscito dall’auto blindata ed è entrato subito nel bunker. Salvini deve rispondere del reato di sequestro di persona, “aggravato dall’essere stato commesso da un pubblico ufficiale con abuso dei poteri inerenti le sue funzioni nonché per essere stato commesso anche in danno di minori”, e rifiuto di atti d’ufficio. Secondo la procura diretta da Francesco Lo Voi, il divieto di far sbarcare i 107 migranti salvati dalla Open Arms, nell’agosto 2019, fu un atto illecito.

Oggi l’udienza preliminare per decidere se rinviarlo, o meno, a giudizio per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per il caso Open Arms. Cinque migranti che adesso vivono in Germania sono parte civile, così come la Ong spagnola che operò il salvataggio e il comandante della nave.  Nell’atto d’accusa dei pm, ci sono due lettere del presidente Conte. Lettere con cui nei giorni più difficili del caso Open Arms il presidente del Consiglio sollecitava l’allora ministro dell’Interno a far sbarcare al più presto i 27 minori non accompagnati perché la situazione sulla Open Arms era ormai drammatica dal punto di vista igienico-sanitario.

Salvini è a Palermo da ieri, e le polemiche non sono mancate quando ha anticipato il suo arrivo nell’isola per una serie di impegni che ha assunto parallelamente al processo fra cui la deposizione di fiori sul luogo della strage di via D’Amelio. La polemica scoppia su una mascherina che indossa con il volto di Paolo Borsellino. La mascherina donata dall’assessore regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà e indossata dal leader della Lega, in via D’Amelio, a Palermo, per ricordare in mattinata Paolo Borsellino e i cinque poliziotti di scorta, vittime dell’attentato del 19 luglio 1992.