Ecco l’elenco degli indagati nell’operazione Bivio dei carabinieri: Francesco Adelfio, 39 anni, Andrea Barone, 21 anni, Carmelo Barone 59, Marcello Bonomolo, 47 anni, Pietro Ciaramitaro, 32 anni, Giuseppe Cusumano, 37 anni, Francesco Finazzo, 64 anni, Salvatore Fiorentino, 38 anni, Sebastiano Giordano, 22 anni, Francesco L’Abbate, 46 anni, Andrea Mancuso, 22 anni, Francesco Palumeri, 60 anni, Giuseppe Rizzuto, 33 anni, Baldassare Rizzuto, 24 anni, Antonino Vitamia 56 anni, Michele Zito 46 anni.
“L’attività coordinata dalla Dda ci ha consentito di intervenire preventivamente in contrasti forti anche violenti nell’organizzazione mafiosa cosa nostra nel potente e storico mandamento di San Lorenzo e Tommaso Natale che cercava di riorganizzarsi attraverso la costituzione della cupola mafiosa nella provincia di Palermo. Tentativo scoperto due anni fa dai carabinieri”.
E’ quanto afferma il generale Arturo Guarino comandante provinciale dei carabinieri di Palermo sull’operazione Bivio che ha portato nella notte al fermo di 16 persone accusate di associazione mafiosa.
“Le indagini ci hanno consentito di scoprire – aggiunge il generale Guarino – come i mafiosi tentassero allo Zen di Palermo di dare una sorta di welfare mafioso alla gente che aveva bisogno di avere assistenza durante la prima fase del lockdown con sussidi di tipo alimentare.
E’ un welfare che non porta nulla di buono. Anche in questa occasione i carabinieri hanno dimostrato un’attività pervasiva del controllo del territorio che passava tramite le estorsioni, il pizzo la necessità di ottenere i soldi dal territorio. Dobbiamo ringraziare anche questa volta cinque imprenditori che si sono opposti al pizzo e che volontariamente si sono rivolti ai carabinieri per denunciare. Grazie ancora a questi imprenditori che ci consentono di avere fiducia alla parte sana di questa società. La mafia non piò prevalere”.
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