Erano stati arrestati nel settembre del 2020 in piena pandemia nell’operazione antidroga dei carabinieri del comando provincia di Palermo “Cuncuma” con la quale è stata smantellata una base di spaccio nel quartiere Capo.
Il gup del tribunale di Palermo Stefania Brambille ha condannato in primo grado Benito Miccichè, 35 anni, a 20 anni di reclusione, Vincenzo Miccichè, 29 anni, 8 anni e un mese di reclusione, Emanuele Miccichè, 23 anni, a 8 anni e sei mesi di reclusione, Mauro Miccichè, 22 anni, dieci anni e un mese di reclusione, Daniele Garofalo, 22 anni, a 17 anni di reclusione e 5 mesi di reclusione, Francesco Paolo Cusimano, 43 anni, a 20 anni di reclusione, Davide Mirabile, 38 anni, 17 anni e mesi di reclusione, Mario Presti, 30 anni, a 14 anni di reclusione e 8 mesi di reclusone, Cristian Paolo Silvestri, 22 anni, a 12 anni e 3 mesi di reclusione, Alessio Spina, 26 anni, 10 anni e 2 mesi di reclusione.
Secondo quanto accertato dai carabinieri della compagnia Palermo Centro che hanno condotto le indagini tra giugno e novembre del 2018, le vedette tenevano sotto controllo le strade per segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine, i pusher invece attendevano i clienti ai quali bastava un cenno per farsi portare la loro dose. Gli arrestati erano accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Il gruppo poteva contare su una schiera di vedette e pusher che lavoravano con turni serrati per non lasciare vuoti e perdere clienti. Durante le indagini i militari hanno individuato diversi magazzini e garage vicini alle piazze di spaccio, riconducibili ai membri dell’organizzazione, dove nascondere lo stupefacente. L’organizzazione spacciava la droga anche a ridosso di diversi istituti scolastici del quartiere Capo.
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