La Polizia Ferroviaria della Sicilia, ha eseguito una operazione denominata “Oro Rosso” che ha portato all’identificazione di 102 persone nel corso di 35 controlli in tutta la Regione. Denunciati in stato di libertà di 3 persone e sequestrata una tonnellata di rame. L’attività di contrasto ai furti di rame, in ambito ferroviario, e alla ricettazione del costoso metallo ha interessato, oltre a tratte ferroviarie, anche 23 siti di rottamatori, spesso veri e propri centri di trasformazione e ricettazione del metallo rubato.

In particolare la Polfer di Palermo ha sequestrato un’area di circa 2mila mq a Ficarazzi (Pa) su cui veniva svolta un’attività non autorizzata di gestione di rifiuti. Dentro dei capannoni della ditta abusiva sono stati rinvenuti diversi container contenenti materiale di varia natura, oltre a rifiuti in alluminio e ferro ed altri colmi esclusivamente di rame e fili elettrici, in parte già sguainati, per un peso di circa una tonnellata.

Altro materiale, tra cui anche batterie esauste ed altri rifiuti speciali pericolosi, sono stati ritrovati stoccati direttamente sul nudo terreno. Vista la gravità dei reati e la necessità di evitare che da essi derivassero ulteriori conseguenze, gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno provveduto al sequestro di tutta l’attività affidandola in custodia giudiziaria agli stessi gestori, due 57enni residenti a Misilmeri che sono stati anche denunciati a piede libero per i reati di gestione non autorizzata di rifiuti e ricettazione.

Nell’ambito della stessa operazione, nel messinese, e precisamente in Contrada Piana a Roccapalumba, la Polfer di Taormina con la Polizia Metropolitana, ha denunciato in stato di libertà il titolare di una ditta di revisioni e demolizioni auto poiché gli accertamenti eseguiti hanno evidenziato che i rifiuti ivi presenti erano stoccati difformemente da quanto previsto dalla relativa planimetria e distribuzione nei vari settori. Il denunciato, un uomo di 74 anni, avrà 30 giorni di tempo per ripristinare lo stato dei luoghi ed evitare, ottemperando alla prescrizione e con un’oblazione, il proseguimento dell’azione penale.