Le grandi opere bloccate in Sicilia nonostante le prime nomine dei commissari da parte del governo Conte avvenute ormai due anni fa. Sono tanti i cantieri nell’Isola che ancora non sono arrivati ad una inaugurazione.
Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, ha annunciato di aver prorogato le vecchie nomine dei commissari.
Il ministro è intervenuto alla IX edizione del convegno “How can we governe Europe?”, da dove ha parlato della lentezza del sistema dei grandi appalti in tutto il Paese.
“Mi piacciono le sfide”
Salvini, in realtà, ha affrontato diverse tematiche: infrastrutture, agricoltura, industria. “Il confronto – ha detto – non lo faccio sulla Germania”, perché, dice, “che ci sia la competizione con Francia e Germania è nell’ordine delle cose”. Ha tuttavia aggiunto: “Che la Spagna ci stia superando sotto tutti i punti di vista deve farci riflettere“. Insomma, servono azioni incisive per rilanciare il Paese.
“Mi piacciono le sfide”, ha sottolineato il ministro.
Il Ponte sullo Stretto
Una di queste sfide resta il Ponte sullo Stretto, che ha rilanciato con forza, sottolineando che la grande opera si può fare. “Lo faranno gli ingegneri, gli architetti” ma il ruolo della politica sarà determinante, con interventi che non si limitino soltanto al Ponte. Salvini ha fatto un ragionamento di ampio respiro: “Se l’alta velocità si ferma a Salerno e non arriva a Reggio Calabria, avere il ponte più bello del mondo che senso ha?”.
Aprire i cantieri
“Se il 75 per cento delle infrastrutture autostradali – ha osservato Salvini – ha superato il ciclo di vita, o chiudi il traffico e fermi il Paese, o ti metti al lavoro”.
E ancora: “Questo governo ha intenzione di stare qua per cinque anni, progettare e fare per cinque anni, abbiamo la possibilità di avere una visione”.
Visione che Salvini porterà all’attenzione di Commissione e Consiglio Ue. Il 5 dicembre si riuniscono i ministri dei Trasporti, e per l’occasione Salvini incontrerà la commissaria per i Trasporti, Adina Valean, per una cena di lavoro. “Il ponte sarà uno dei dossier che porto sul tavolo, non l’unico“.
Il Pnrr e l’aumento dei prezzi
C’è poi la questione del Pnrr. “Va rivisto con l’aggiornamento dei prezzi, molto banalmente”, ribadisce il vicepremier. Certo, l’inflazione ha fatto lievitare i prezzi e i costi delle opere da realizzare e il governo Meloni lo sa bene. “Mi sembra – ha detto Salvini – che occorra rivedere tempi e prezzi”.
“Molte opere, anche rilevanti, del Pnrr sono finanziate solo in parte. I ritardi sono dovuti anche all’aumento esponenziale dei prezzi” ha detto Salvini in audizione al Senato sulle linee programmatiche del suo Dicastero.
Nel corso dell’audizione ha parlato di nuovo del Ponte sullo Stretto: “Non è più rinviabile, è un’opera strategica”.
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