Stop al transito “selvaggio” di monopattini e biciclette in centro. Ma c’è già chi punta il dito contro la mancanza di regole altrettanto precise per motoapi e carrozze trainate da cavalli. Scoppia il caso sull’ordinanza, voluta dall’assessore alla Mobilità Sostenibile Maurizio Carta e dal collega alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti, con la quale è stato imposto un nuovo piano traffico relativo a corso Vittorio Emanuele e via Maqueda. Piano partito questa mattina ma che già ha registrato qualche “piccola” violazione.
Le prime ore di validità dell’ordinanza
A riprendere con un video l’accaduto è stato il capogruppo del M5S Antonino Randazzo. L’esponente pentastellato, questa mattina in centro per un sopralluogo, ha evidenziato la presenza di auto parcheggiate davanti alla Cattedrale e in piena area pedonale, di motorini che hanno percorso le strade del centro e di alcune bici elettriche che sfrecciavano lungo il Cassaro. Un tema, quello dei controlli, sul quale l’Amministrazione dovrà lavorare molto, visti le continue violazioni alla famosa ordinanza sugli ambulanti emanata qualche mese fa ma che continua a non attecchire del tutto.
Piovono critiche su motoape e carrozze
Ma al di là del rispetto delle regole, c’è chi punta il dito sull’efficacia del provvedimento e sui criteri di distinzione usati. Molto duro, in questo senso, il commento della consigliera comunale di Progetto Palermo Mariangela Di Gangi. “Non si spiega perché vietare solo bici e monopattini, lasciando che carrozze e motocarrozze possano invece continuare a circolare. Non vorremmo fosse questo un altro caso in cui si fa i forti coi deboli e i deboli coi forti, chiedendo a genitori e bambini di correre tanti rischi in via Roma, ad esempio se vogliono continuare ad usare la bici per andare a scuola e decidendo, invece, di continuare a non intralciare gli interessi degli gnuri in città“.
Mancanza di alternative in zona
Ed è proprio la mancanza di alternative a preoccupare molti esponenti delle opposizioni ed associazioni civiche della città. Una lista in cui rientra anche la cosiddetta “Consulta della Bicicletta“. Un organo voluto dall’intero Consiglio Comunale e che oggi rischia di sparire. “Il mancato rinnovo della Consulta, a un anno e mezzo dall’insediamento della nuova Giunta, appare la conferma di una politica in contrasto con gli annunciati obiettivi di sviluppo della mobilità sostenibile”. Poi l’attacco all’ordinanza del Comune. “A ciò si aggiunge adesso il discriminante e sproporzionato divieto di circolazione per bici e monopattini (ma non per carrozze e ape calesse?) in via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele, che avrebbe categoricamente dovuto essere preceduto dalla realizzazione delle vie ciclabili alternative indicate dalla Consulta (piste ciclabili/corsie preferenziali in via Roma e pista bidirezionale da via Bonello a via Dante attraverso via Papireto)”.
Cosa prevede l’ordinanza
Ad ispirare il provvedimento il grande afflusso di pedoni nell’area del Cassaro, in particolare durante le festività natalizie e nei weekend. Due gli assi di intervento del documento introdotto dall’Amministrazione. Il primo riguarda l’istituzione, su via Maqueda e corso Vittorio Emanuele, di una corsia centrale di 3,50 metri di larghezza destinata ai mezzi di soccorso e a quelli autorizzati al transito. L’area sarà delimitata da due strisce bianche verticali e dovrà essere libera da ogni ostacolo ed impedimento. L’altra grande novità riguarda però i monopattini. Con l’atto appena varato infatti viene istituito il divieto di transito ai monopattini elettrici, a noleggio e privati, nonchè alle biciclette a pedalate assistita. I proprietari, una volta entrati in via Maqueda o in corso Vittorio Emanuele, dovranno scendere dai propri mezzi conducendoli a mano.
La precisazione dell’assessore Carta
In merito all’ordinanza che disciplina il transito di monopattini, pubblici o privati, e di bici elettriche all’interno di via Maqueda e corso Vittorio Emanuele, l’assessore alla Mobilità Sostenibile Maurizio Carta precisa quanto segue.
“Confermo che, anche ascoltando indicazioni e sollecitazioni da parte dei cittadini e dei diversi utilizzatori, ho già dato mandato agli uffici di valutare l’inserimento di opportune modifiche e integrazioni. Per esempio inserendo delle limitate fasce orarie mattutine in cui sarà permessa la circolazione delle biciclette per agevolare gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola in orari in cui non ci sia la presenza elevata di pedoni. Tutte le regolazioni della viabilità producono dei disagi alla cittadinanza che come amministrazione teniamo in grande considerazione per intervenire nella loro minimizzazione. Ricordo che il provvedimento è frutto di un lungo approfondimento e risponde a numerose richieste provenute dalla cittadinanza, dalla circoscrizione e da vari operatori e, come è giusto, può essere migliorato restando sempre in ascolto e monitorando gli effetti”.
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