L’Ordine dei Medici di Palermo in azione per combattere l’abbandono scolastico nei vari quartieri del Capoluogo siciliano. La scuola può diventare un punto di riferimento proprio per compbattere questo triste fenomeno anche grazie alle iniziative organizzate dell‘ordine dei Medici.
L’iniziativa dell’Ordine dei Medici di Palermo
Riparte dal plesso scolastico Scipione di Castro dell’istituto Colozza-Bonfiglio di Palermo la medicina scolastica promossa dall’Ordine dei medici di Palermo grazie al progetto “Insieme con il cuore”, pensato dall’associazione Aps “Movimento per la Salute dei Giovani” presieduta da Fabrizio Artale. Questa volta i medici arrivano nel rione popolare Danisinni, un’area urbana particolarmente degradata e disagiata ai confini del centro storico di Palermo, dove “il rischio di dispersione scolastica è altissimo” come ha rimarcato la responsabile del plesso Maria Rita Castellana.
“Non bisogna lasciare soli insegnanti ed educatori”
“La scuola d’infanzia e primaria è un punto di partenza centrale per proteggere la salute dei bambini e il loro disagio sociale. Ma non bisogna lasciare soli insegnanti ed educatori nel difficile compito d’inclusione in quartieri come il Danisinni, dove la complessità maggiore riguarda soprattutto la marginalità e il disagio economico, che hanno ovvie ricadute negative sul loro benessere. Maggiore è il degrado maggiore sarà l’abbandono scolastico”, dice il presidente dell’Omceo di Palermo Toti Amato, spiegando la scelta delll’istituto a supporto del sistema scolastico.
Strumentazioni gratuite e supporto ai pazienti
Insieme con il cuore prevede elettrocardiogrammi gratuiti e supporto psicologico ai piccoli pazienti con la collaborazione degli specialisti. “E in una zona dove mancano presidi sanitari ed educativi, la scuola può davvero rappresentare un baricentro educativo e inclusivo per bambini che altrimenti rimarrebbero confinati nelle loro difficoltà. In questi rioni la presenza del medico scolastico può essere decisivo perché è monitorando la loro salute che si costruisce uno spazio di benessere sociale già dai banchi di scuola”.
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