“Non è solo una mia impressione ma il resoconto di tanti amici che mi contattano: il Covid per l’amministrazione Orlando appare come un’arma di distrazione di massa, a giudicare dal degrado che non fa che aumentare”.

L’accusa su Facebook

E’ l’accusa diretta e senza filtri lanciata dal leader di Cantiere Popolare Saverio Romano al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, più volte affrontato politicamente in varie occasioni.

Romano usa i social per dire la sua con un post che non lascia spazio a interpretazioni ” Come se non avessimo occhi per vedere lo stato di abbandono in cui versa la città e nasi per sentire la puzza dei sacchetti di immondizia. Camminare per strada ormai vuol dire fare continui slalom tra cumuli di rifiuti, le strade sono dissestate perché manca la manutenzione, intere zone sono al buio, e il livello del traffico è sempre lo stesso: infernale, per non dimenticare piazza Politeama e strade limitrofe”.

L’emergenza cimitero

Inevitabile il riferimento all’eterna emergenza al cimitero dei Rotoli anche se qualcosa comincia a muoversi “Sullo scempio dei cimiteri cittadini con le bare ammassate, sorvolo per rispetto dei morti. Mi chiedo dove si siano rifugiati gli elettori di Leoluca Orlando, se vivono ancora a Palermo o se, nel frattempo, siano fuggiti altrove. Mi chiedo perché non vadano a piazza Pretoria a chiedere conto e ragione a colui che il sindaco lo sapeva fare.Chissà dove e chissà quando!”.

Il no al ricordo di chi promulgò le leggi razziali

L’ultimo riferimento è alla polemica lanciata di recente sulla intitolazione all’ultimo re d’Italia di scuole cittadine, unica scelta che vede Romano d’accordo con Orlando “Per la toponomastica, comunque, Leoluca è perfetto: il nome di Vittorio Emanuele III, che firmò le leggi razziali, va tolto dalle scuole che ancora lo ricordano. Condivido l’iniziativa. Che dire? 10 e lode al sindaco per nomi e vie, inaugurazioni e taglio di nastri, zero tagliato per come non amministra la città.