“Saranno i giudici a stabilire le eventuali responsabilità penali del sindaco Orlando e delle altre persone indagate dalla procura di Palermo per possibili irregolarità nei bilanci e fino ad allora vale come per tutti la presunzione di innocenza. Ma è evidente che vi è un problema tutto politico nel momento in cui il Comune si avvia al dissesto finanziario ed è già da tempo in totale dissesto funzionale. Lo diciamo da tempo e torniamo a ribadirlo: è ora di votare la sfiducia”. Lo dichiarano il capogruppo della Lega in Consiglio comunale Igor Gelarda e la deputata e Consigliera Marianna Caronia.
“Naturalmente – aggiunge – saranno i giudici a stabilire le eventuali responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, ma di certo siamo di fronte ad un vero e proprio macigno sul quale è necessario fare luce al più presto. Tanto per cominciare, il sindaco, considerato che ha a cuore la difesa della legalità, deve immediatamente dare mandato all’avvocatura comunale affinché il Comune si costituisca parte civile nel processo. Ma, quello che è più importante, lo stesso sindaco dovrebbe prendere l’unica decisione al momento possibile: le dimissioni. Per questo motivo, invito tutti i miei colleghi consiglieri a firmare quella sfiducia che da tempo giace in un cassetto e che adesso deve diventare realtà”.
“Prendo atto della volontà di Orlando di farsi interrogare per chiarire la propria estraneità ai fatti contestati, ma preannuncio la costituzione di parte civile se Orlando verrà rinviato a giudizio, in qualità di componente di un consiglio comunale che sarebbe stato ingannato per anni con la falsa rappresentazione dei dati del bilancio in quel sarebbe evidente che in chi si dichiara campione di trasparenza e correttezza avrebbe prevalso la volontà di salvare la poltrona sull’obbligo di trasparenza e lealtà nei confronti del Consiglio Comunale e della città intera”.
Lo dichiara Fabrizio Ferrandelli consigliere comunale di +Europa. “Ho incaricato l’avvocato Vincenzo Lo Re di tutelare la mia posizione di persona offesa in un eventuale processo – aggiunge Ferrandelli – Oltre alla responsabilità penale c’è anche una responsabilità politica a cui il sindaco non può sottrarsi. Approvare una mozione di sfiducia sarebbe troppo semplice. Io ritengo che il sindaco debba essere incalzato in consiglio comunale ad iniziare dall’approvazione del nuovo bilancio. Sono contrario alla nomina di un commissario da parte della Regione. Orlando deve amministrare fino alla fine del mandato”.
“C’è però un tema politico: il diffuso sistema di irregolarità con cui il Sindaco ha gestito gli aspetti economici-finanziari della città ha minato in radice la fiducia che il consiglio e i cittadini riponevano sull’amministrazione attiva. A maggior ragione in un momento in cui il Comune attraversa una gravissima crisi economica e dovrà a breve decidere se adottare un piano di riequilibrio o dichiarare il dissesto. Per questa ragione chiediamo le immediate dimissioni del Sindaco perché si possa aprire un periodo di Commissariamento della città che possa permettere di intraprendere un percorso fondato sulla trasparenza e legalità. E se il Sindaco non facesse un passo indietro, sarà il Consiglio a votare la sfiducia già la prossima settimana, senza nessun tentennamento. L’era Orlando è finita ed è ora il momento di voltare pagina per il bene comune”.
“Il re è nudo!” scrive su Facebook Stefano Santoro, di Fratelli d’Italia. “L’avviso di conclusione delle indagini notificato a Leoluca Orlando per il grave reato di falso in bilancio contestatogli per avere appostato falsi numeri delle entrate e delle uscite inserite nei bilanci degli anni 2016, 2017, 2018 e 2019, mostrano in modo inequivocabile a tutti, anche ai buonisti e a quei politici che fingevano di non accorgersene, l’incapacità amministrativa del Sindaco di Palermo e la spregiudicatezza politica con cui egli ha operato, credendosi impunibile.
Oggi il re è nudo! I fatti sono di una gravità inaudita e vanno considerati unitariamente alla grave situazione di dissesto funzionale in cui versa il Comune di Palermo da anni, con un buco di bilancio di 80 milioni di euro, (salvo che il buco non sia più grande, alla luce dell’ indagine appena conclusa)”.
“Le condotte criminose – prosegue Santoro – sono ovviamente contestate al primo cittadino, all’assessore al bilancio, ma le responsabilità politiche sono anche dei consiglieri comunali e dei partiti che hanno fatto da “stampella” in questi anni a Orlando. Tra i corresponsabili di questo disastro amministrativo non vanno annoverati soltanto il PD, Italia Viva, Sinistra Comune, ma anche Forza Italia, che capitanata da Gianfranco Miccichè, intento a gozzovigliare nei giorni scorsi a Firenze con Renzi, teorizzando alleanze antitetiche con il centrodestra, ha dato l’ordine al suo gruppo consiliare di non votare la sfiducia a Orlando e di votare la delibera di pre-dissesto, consentendo così all’amministrazione Orlando di andare avanti, di non dichiarare il dissesto finanziario e di preparare la delibera di riequilibrio con tagli ai servizi per i cittadini per 80 milioni di euro.
Oggi il processo penale che sta per essere incardinato nei confronti di Orlando per falso in bilancio disvela scenari ancor più drammatici, cioè tutti gli atti amministrativi e gli impegni di spesa assunti sui bilanci falsificati potrebbero essere nulli e meriterebbero di essere revocati in autotutela dal Consiglio Comunale. A ciò si aggiunga che anche il Piano triennale delle opere pubbliche e il prossimo bilancio di previsione della città sono inficiati dai precedenti bilanci ritenuti falsi dagli inquirenti, così come la delibera di riequilibrio per evitare il dissesto finanziario che Orlando dovrà presentare entro i primi di dicembre.
Allora rivolgendomi a quei consiglieri comunali che hanno sostenuto fino ad oggi Orlando, dico loro di avere un sussulto di dignità e amore per la città, sottoscrivendo la mozione di sfiducia che l’estate scorsa ho redatto e consegnato ai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, i quali sono tra i primi firmatari, poiché è ancora possibile sfiduciare Orlando, entro dicembre, poi non sarà più possibile perché la legge esclude la sfiducia negli ultimi sei mesi antecedenti le elezioni comunali. Così i cittadini potrebbero votare ad Aprile 2022 per il nuovo Sindaco e per il nuovo Consiglio Comunale, cancellando il ricordo di Orlando e dell’orlandismo”, conclude Santoro.
“Torniamo a ribadire, infine, la linea più volte sostenuta: il sindaco si deve dimettere – ha aggiunto – dai rifiuti alla gestione del cimitero, passando per il trasporto urbano: la sua narrazione della città è crollata di fronte ai fatti, ne prenda atto e si dimetta, non c’è più tempo da perdere”.
“Il coinvolgimento ampio di figure politiche e dirigenziali e persino di organismi di controllo, che si sono avvicendati in un arco temporale lungo impongono cautela e chiarezza. In questi anni i bilanci del nostro Comune sono passati al pettine stretto della Corte dei Conti che non ha contestato falsi di bilancio, ma ha rilevato sempre enormi criticità soprattutto nella riscossione. Riteniamo fondamentale che possano essere chiariti nel più breve tempo possibile tutti i contorni di questa vicenda”. Lo dice Barbara Evola, capogruppo di Sinistra Comune, fedelissima di Orlando ed ex assessora comunale alla Scuola.