Il sindaco di Palermo e presidente dell’ANCI Sicilia, Leoluca Orlando è stato designato dall’Anci quale componente della Conferenza Stato – Città ed Autonomie Locali. “Accolgo con soddisfazione tale designazione – ha dichiarato il presidente Orlando – consapevole del fondamentale ruolo di tale Organo, sede istituzionale privilegiata di confronto e raccordo permanente fra gli Enti locali e lo Stato centrale”.

L’impegno per riportare mamma e figlia dall’Ucraina

In queste ore il sindaco palermitano è stato impegnato per riportare a Palermo la mamma e le figlie bloccate in Ucraina rispondendo all’appello lanciato attraverso dalla donna ucraina, che da anni vive in Sicilia, e che attualmente si trova in un ospedale vicino al confine con la Polonia. Pastux è riuscita a fuggire da Kiev, assediata dalle bombe russe, ma non sa come fare per raggiungere l’Italia insieme alla primogenita 23enne e alla bimba disabile palermitana di 8 anni con cui sta viaggiando, che ha anche una grave malattia all’intestino.

La chiamata all’ambasciata

Il sindaco ha chiamato il consigliere d’ambasciata Nicola Minasi, direttore dell’Unità di crisi della Farnesina richiamando la sua attenzione e quella del suo staff sulla critica condizione della signora Pastux e della figlia.  “Sono già in contatto con la Farnesina – annuncia il primo cittadino attualmente a Firenze – e con le ambasciate competenti. Inoltre è mia intenzione coinvolgere anche l’Anci, per cercare d’istituire corridoi umanitari”. In Ucraina infatti ci sono anche altri palermitani che hanno bisogno di assistenza.

L’appello per creare il Rescue european civil service

“La pace si collega, oggi più che mai, alla vita – dice Orlando – che costituisce il diritto dei diritti degli esseri umani che s’intreccia con la mobilità internazionale e che non dev’essere violato. In questa situazione drammatica rilancio, con ancora più forza, il mio appello all’Europa affinché si istituisca il RECS (Rescue european civil service), il servizio civile europeo a difesa della vita dei migranti e dei rifugiati. L’Europa deve organizzare corridoi umanitari dall’Ucraina: la vita è un diritto e non si può promuovere la pace se non si ha rispetto per la vita.  Palermo, come sempre, sta facendo la sua parte. L’accoglienza non è soltanto aspettare che qualcuno arrivi ma anche fare in modo che qualcuno si possa mettere in salvo rispetto alla morte e alla violenza». Il sindaco, infine, ringrazia «tutti i cittadini che in queste ore si stanno mobilitando offrendo il loro aiuto. È il segno di una città unita per difendere la vita contro ogni guerra e violenza».Conferenza Stato – Città ed Autonomie Locali