Anche la figlia superstite della strage di Altavilla ha avuto un ruolo nella morte dei fratelli e della madre. La ragazza di 17 anni è stata fermata con l’accusa di omicidio.
Un fermo che era nell’aria da questa mattina quando il Procuratore Ambrogio Cartosio aveva comunicato la trasmissione degli atti alla procura dei minori dicendo chiaramente “La figlia superstite, la primogenita, ha partecipato alle torture dei riti di purificazione. Ho trasmesso gli atti alla procura per i minorenni che ha competenza. E’ stata una terribile tragedia, quando ci siamo trovati lì è stato uno strazio. Vedere i corpi in quelle condizioni è stato un dramma. Non c’è alcun motivo di enfatizzare quanto è successo. Il padre è un soggetto che da anni vive un delirio mistico dominato da una fanatica religiosità. Che pesa molto sui figli. La famiglia vive con disagio” ha detto il procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio durante la conferenza stampa nella caserma dei carabinieri di Bagheria per illustrare i dettagli del triplice omicidio di Altavilla Milicia in cui sono stati torturati e uccisi Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emanuel. Per la strage sono in carcere Giovanni Barreca, padre e marito delle vittime, e una coppia di Palermo Sabrina Fina e Massimo Carandente.
“Le torture fisiche sono iniziate l’ultima settimana da quando i ragazzini non sono andati a scuola. La madre è stata uccisa prima, forse, perché si sarebbe opposta alle torture ai propri figli”. Lo ha detto Ambrogio Cartosio.
“Rito collettivo iniziato da un mese”
Cartosio ha proseguito svelando altri dettagli: “Il rito collettivo era iniziato da un mese. I cinque erano coinvolti in un delirio mistico. La coppia di palermitani dal mese di gennaio ha una frequentazione assidua”.
“La coppia dei palermitani era in casa al momento del triplice omicidio. La villetta era frequentata solo dai due familiari oltre ai familiari”. Lo ha detto il pubblico ministero Manfredi Lanza che insieme al procuratore capo Ambrogio Cartosio che hanno coordinato le indagini sul delitto di Altavilla nel quale Giovanni Barreca è accusato di aver ucciso la moglie Antonella Salamone e i figli di 16 e 5 anni Kevin ed Emanuel nel corso di un esorcismo, e i suoi due complici Sabrina Fina e Massimo Carandente.
I conviventi fermati l’11 febbraio
“I due conviventi sono stati fermati a Palermo la mattina dell’11 febbraio all’interno della loro abitazione dove sono arrivati il 10 febbraio”. A rivelare il dettaglio il comandante della compagnia di Bagheria Francesco Battaglia.
Conosciuti sui social
“Giovanni Barreca e i due conviventi Sabrina Fina e Massimo Carandente si sono conosciuti sui social network”. A dirlo è Manfredi Lanza pubblico ministero di Termini Imerese.
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