“Dopo anni di clamorosi annunci ed altrettanto clamorosi abbandoni e fughe di veri e presunti investitori locali, nazionali ed internazionali si fa sempre più necessario un intervento delle massime autorità del calcio, che so già attente rispetto alle vicende del Palermo“.
Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, spiegando che “a suscitare ancora più preoccupazione è il fatto che mentre la squadra continua a giocare un campionato di ottimo livello, senza aver perso il sostegno dei tifosi tornati numerosi al “Barbera”, le vicende societarie rischiano di vanificare anche i risultati sportivi“.
“Perché non si ripeta il disastro del 1986 – ha concluso Orlando -confermo il massimo sostegno e la massima disponibilità da parte mia e della città di Palermo in piena sintonia e secondo le indicazioni dei vertici degli organismi sportivi”.
L’8 settembre del 1986, il Palermo venne radiato dalla FIGC dopo aver accumulato ingenti debiti. La società in seguito, dichiarata fallita dal Tribunale di Palermo dieci giorni dopo la radiazione, scomparì ufficialmente, ma, grazie all’interessamento di politici e imprenditori dell’epoca, il 7 gennaio 1987 venne costituita l’Unione Sportiva Palermo, chiamata a raccogliere l’eredità dell’estinto sodalizio siciliano.
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