L’imprenditore palermitano Tommaso Dragotto, proprietario di Sicily by Car, lancia la sua proposta: “Se trovo quattro-cinque imprenditori seri sono disposto ad acquistare il titolo del Palermo Calcio”.
Lo ha annunciato nel corso dell’intervista rilasciata all’agenzia Italpress.
Il club rosanero sembra ormai destinato a ripartire dal campionato di Serie D, dopo che l’attuale proprietà non è riuscita a presentare la documentazione per l’iscrizione al prossimo torneo di Serie B. “Io ho lanciato il mio messaggio, diversi tifosi mi hanno anche fermato in aeroporto chiedendomi di comprare il club – ha dichiarato Dragotto -. La mia cordata? L’unica persona con cui ho un rapporto straordinario è Alessi, non escludo anche Mirri perchè ha messo dentro 2,8 milioni di euro per la pubblicità”.
Poi ha proseguito: “Lui però deve essere chiaro con tutti, deve spiegare cosa deve fare, in maniera tale che io e gli altri imprenditori possiamo comprendere effettivamente quale sia il suo progetto. Ha investito sulla pubblicità non sul Palermo, pensando che la squadra sarebbe rimasta quantomeno in Serie B ed avrebbe fatto un grande affare. Tra l’altro bisogna ancora scoprire se abbia ormai praticamente perso tutta la cifra o meno, visto che lui, qualora ci riesca, acquisterà un altro Palermo”.
Dragotto sembra quindi avere le idee chiare e sa bene che in questo momento il club deve essere affidato ad imprenditori che hanno a cuore le sorti dei colori rosanero: “Il Palermo deve essere dei palermitani, io farò in modo – spiega – che sia una società dove tutti possano partecipare. Perchè ho sempre pensato che la cosa migliore sia un azionariato popolare: la squadra deve appartenere alla gente e ai tifosi rosanero”.
Avviandosi alla conclusione l’imprenditore palermitano si è soffermato sull’ipotesi Massimo Ferrero. L’attuale presidente della Sampdoria, nei giorni scorsi, ha infatti annunciato di esser intenzionato a presentare il suo progetto al sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Se vuole acquistare che venga a Palermo e si esponga personalmente e non tramite delle interviste, deve venire in città ad esporre il suo progetto ai siciliani. Da solo non glielo farò comprare”.
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