E’ morto all’improvviso a seguito di un malore lasciando tutti sgomenti. Dipendenti del Comune di Palermo a lutto per la morte di un loro collega.
Salvatore Davì, 62 anni, che ha lavorato per anni allo Stato Civile del Comune di Palermo, da poco si era fatto trasferire agli impianti cimiteriali. Il dipendente ha avuto un malore improvviso.
il malore è arrivato la scorsa notte quando si è sentito male all’improvviso. Inutili i tentativi di soccorrerlo, il suo cuore ha smesso di battere. Distrutti i familiari e i colleghi che hanno lavorato con Davì per tanti anni.
Altro lutto nello stesso giorno
Nella stessa giornata si era registraton un altro lutto in un settore diverso del mondo produttivo di Palermo. Si è spenta Sara Di Miceli, 78 anni, l’imprenditrice Palermitana considerata dagli addetti ai lavori una delle “istituzioni della moda siciliana”. Il suo nome e la sua firma erano sulla cresta dell’onda oramai da circa mezzo secolo. Se n’è andata a causa di una male che aveva scoperto da pochi giorni.
Un tocco di eleganza
Sulla cresta dell’onda del pret à porter con i sui abiti eleganti e moderni, sobri ed innovativi. Ha soprattutto rappresentato l’emblema della alta moda in bianco. Ha portato all’altare tre generazioni di donne con i suoi abiti di alta classe impreziositi da ricami, pizzi e morbidezza delle stoffe. Ad essere riconosciuta a Sara Di Miceli anche una grande professionalità e dedizione.
Il nipote: “Grande capacità di comprendere chi aveva di fronte”
“Per lei l’abito doveva rappresentare la donna, la sensualità femminile e l’eleganza – racconta affranto il nipote Dario -. Ogni capo era lo strumento per esprimere il carattere di colei che lo indossava. Austero e conciliante in alcune occasioni, frizzante e sobrio in altre. Aveva la capacità con uno solo sguardo fugace di comprendere quale sarebbe stato il vestito giusto per una lady, unendo capacità innovativa e tradizione”.
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