Con il gran caldo a Palermo tenere su la mascherina in giro per strada è davvero complicato. Sono in tanti che nonostante tutto rispettano le prescrizioni previste in questo primo giorno di zona gialla.

“La mascherina dà davvero fastidio fuori – dice un uomo in via Ruggero Settimo in centro nel capoluogo siciliano – Però dobbiamo abituarci di nuovo a portarla per cercare di superare quanto prima questa pandemia. E’ davvero difficile soprattutto con le temperature di questi ultimi mesi che non ci hanno fatto respirare. Speriamo che tanti siciliani si decidano a vaccinarsi per chiudere una volta per tutte con il Covid”. Andando in giro però spesso la mascherina viene tenuta abbassata o tenuta nel polso o nel braccio. I primi ad essere sorpresi dalla novità segnalata da alcuni poliziotti in piazza Massimo sono i turisti.

“Non sapevamo di questa nuova ordinanza – dice un uomo che viene dalla provincia di Milano – Ci adeguiamo subito. Certo con questo gran caldo è davvero difficile. Ma per il bene di tutti bisogna rispettare le norme”. Unica cosa cerca è che nei locali le nuove disposizioni vengono rispettate. “Per noi il problema non è la zona gialla – dice Davide Cammarata che gestisce un bar in centro a Palermo – Il grosso timore è la zona arancione che potrebbe scattare se queste misure non serviranno a fare comprendere che bisogna vaccinarsi tutti per superare questa emergenza. Noi abbiamo già organizzato tutto per fare sedere i nostri clienti, come stabilito. E’ previsto che ci si può sedere ad un tavolo massimo in quattro”. Anche per i ristoratori le nuove limitazioni non sono un grosso problema.

“I titolari dei ristoranti non possono e non hanno alcuna intenzione di sgarrare – dice Gigi Mangia ristoratore palermitano – Noi siamo controllati in modo constante e ognuno di noi è consapevole che bisogna rispettare le norme. Non vedo altrettanti controlli rigidi in giro per strada, negli aeroporti, nei porti e nelle stazioni. Abbiamo avuto un grande afflusso di turisti, questo certamente ha avuto un effetto nella diffusione del virus. Serve la collaborazione di tutti per superare questa nuova diffusione dell’infezione”.

Ieri il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani aveva detto che “i controlli non sono semplici soprattutto per quanto riguarda la mascherina all’aperto. Noi ne facciamo circa 2000 al giorno. E’ evidente che in una provincia come quella di Palermo la violazione dell’obbligo di indossare la mascherina può essere talmente diffusa che è difficile intervenire”. “Nei luoghi in cui si realizza più probabilmente l’affollamento – ha proseguito il prefetto – le forze dell’ordine sono presenti. Manteniamo in piedi la stessa forza in servizio anche in considerazione della presenze turistiche, facendo particolare attenzione, oltre che alla zona gialla, ai controlli di sicurezza nella attività di balneazione”. “Ma – ha aggiunto – non è semplice riuscire a orientare le persone”. Dall’inizio della pandemia, ha rivelato il prefetto, sono state controllate nel solo mese di agosto 50 mila persone, da inizio pandemia 500 mila e 20 mila locali. Circa 7000 le sanzioni amministrative (400 euro) inflitte.

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