Palermo scende in piazza per la pace venerdì 21 ottobre dalle 18 in poi a piazza Ruggero Settimo, davanti al teatro Politeama. A promuovere l’iniziativa è il comitato Europe For Peace di Palermo, di cui fanno parte decine di associazioni pacifiste e democratiche.

Fare tacere le armi. Andare subito verso una conferenza internazionale di pace. A otto mesi dall’inizio della guerra, Palermo torna a mobilitarsi per manifestare solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre e chiedere che il conflitto in atto in Ucraina si fermi.

Evento in vista della grande manifestazione nazionale del 5 novembre

L’evento rientra nella mobilitazione diffusa che centinaia di associazioni stanno promuovendo in tutta Italia, in vista della grande manifestazione nazionale del 5 novembre a Roma, per riportare la pace al centro dell’attenzione della politica e chiedere che si faccia pressione sui governi e soprattutto sull’Onu perché sia finalmente promossa una Conferenza di pace sull’Ucraina.

La manifestazione a Palermo del 21 ottobre

Il 21 sono previsti interventi dei rappresentanti delle varie associazioni che hanno promosso l’iniziativa. Alla manifestazione partecipano anche partiti politici che hanno inviato l’adesione. Il comitato di Europe fo Peace auspica che alla manifestazione di piazza Politeama, indetta dalla società civile e aperta a tutti i cittadini e le cittadine palermitane, possano partecipare coloro che condividono la piattaforma, per rafforzare con una presenza massiccia dalla piazza di Palermo la richiesta del ‘cessate il fuoco’ e di avviare negoziati di pace per mettere fine alla guerra.  Oltre alla vicinanza al popolo ucraino, solidarietà viene espressa anche agli obiettori di coscienza, agli attivisti pacifisti sia russi che ucraini.

Preoccupazione per l’escalation militare

La coalizione di Europe for Peace, formata dalle principali reti per la pace in Italia, ha deciso di rilanciare la mobilitazione diffusa in tutte le piazze italiane perché “preoccupata per l’escalation militare che ha portato il conflitto armato alla soglia critica della guerra atomica”.

Almeno 100 gradi città coinvolte

Sono almeno 100 le grandi città che si stanno muovendo, con presidi, fiaccolate, manifestazioni e cortei nei tre giorni che vanno dal 21 al 23. Un nuovo passo comune che avviene dopo l’importante mobilitazione dello scorso 23 luglio (con 60 città coinvolte) e l’invio di una lettera al segretario generale Onu Guterres in occasione della Giornata della Pace per un sostegno ad azioni multilaterali, le uniche capaci di “portare una vera democrazia globale, a partire dalla volontà di pace della maggioranza delle comunità e dei popoli”.

L’appuntamento per tutti è durante questo weekend, ancora una volta con l’invito – rivolto ad associazioni, sindacati, gruppi che già sono attivi da mesi ad organizzare iniziative di varia natura – a rilanciare l’appello già diffuso a luglio con la richiesta di cessate il fuoco immediato affinché si giunga ad una Conferenza internazionale di Pace.

Il comitato Europe For Peace Palermo

Le associazioni: Consulta per la Pace, la nonviolenza, i diritti umani e il disarmo Palermo – Cgil Palermo – Udi Palermo – Acli –  il coordinamento di “Fuori la guerra dalla storia” –   Erripa ‘Achille Grandi’ Palermo –  Punto Pace Pax Christi Palermo – Mir Palermo – Arci Palermo – Legambiente Palermo – Centro Pio La Torre Palermo – Rete degli Studenti Medi Palermo – Udu unione degli universitari Palermo  –  Associazione 99% –  circolo Palermo Futura di Legambiente – Anpi Palermo – Centro Paolo Borsellino – Chiesa Evangelica Valdese di Palermo – Coordinamento donne Cgil Palermo – Emily

Mannino, Cgil “Manifestazioni per la pace in tutta la Sicilia”

Manifestazioni per la pace si svolgeranno in questi giorni in tutte le province della Sicilia, promosse e sostenute da numerose associazioni tra cui la Cgil. Oltre a quella del 21 pomeriggio a Palermo, anche quella di sabato 22 appuntamento alle 17 a Catania, con un corteo da via Etnea al quale prenderà parte il segretario generale della Cgil Sicilia Alfio Mannino. Altre manifestazioni si terranno nelle altre città della Sicilia e poi il 5 novembre in tanti dall’Isola si recheranno a Roma per la manifestazione nazionale “Europe for peace”, promossa dalla Rete italiana per la pace e il disarmo, per chiedere lo stop alle ostilità in Ucraina e un negoziato di pace.

“Dalla Sicilia – dice il segretario generale della Cgil regionale Alfio Mannino – terra di pace e per la pace vogliamo mandare un segnale forte. Non c’è libertà, non c’è democrazia, non ci sono diritti – sottolinea- se non c’è la pace. I rapporti tra le nazioni non possono essere gestiti con la guerra – sottolinea Mannino – che produce morte, devastazione, povertà, disperazione. Di questo conflitto le popolazioni direttamente coinvolte stanno pagando prezzi alti. Ma anche quelle non direttamente coinvolte, i lavoratori, i pensionati, a causa dell’inflazione, dell’aumento dei prezzi e del caro energia. La guerra è violenza, è un tragico ritorno indietro nel tempo – conclude – è esattamente il contrario dell’insieme dei nostri valori”.