La Waterpolo Despar Messina rispetta il pronostico e riscatta la prima battuta d’arresto in campionato vincendo nettamente a Milano 14-7 nell’ultima partita del girone di andata. Gara senza storia. Peloritane subito padrone del match al cospetto dell’ex portiere giallorosso Giulia Gorlero, impotente davanti alle conclusioni delle giallorosse. Scatenata Iza Chiappini, autrice di 5 gol, il modo migliore per festeggiare la convocazione per lo stage della settimana prossima con la nazionale italiana insieme alle compagne di club Aiello e Radicchi.

Messina parte a tutta e nella prima frazione realizza cinque gol con Gitto, Radicchi Aiello e Chiappini, autrice di una doppietta. E’ la svolta definitiva alla partita. Le lombarde riescono a reagire solo dopo il sesto gol di Kuzina con Zerbone. Troppo poco per impensierire le più quotate avversarie anche se la frazione si conclude in parità. Dopo l’intervallo lungo segnano Aiello e Magni ma la Waterpolo Despar Messina allunga con Morvillo e Chiappini. L’ultimo quarto solo per le statistiche.

Soddisfatto Maurizio Mirarchi, tecnico della Waterpolo Despar Messina: “Avevo chiesto una reazione dopo la sconfitta con il Padova ed è arrivata una prestazione adeguata, in attacco e in difesa. Adesso ci concentreremo sul girone di ritorno per dare continuità al nostro progetto”.

L’Ekipe Orizzonte vince a Cosenza e consolida il terzo posto in classifica, grazie al 9-6 imposto alle calabresi nella nona ed ultima giornata d’andata della Serie A1 di pallanuoto femminile.

Il primo tempo della sfida si era chiuso sul 2-2, ma nella seconda frazione le catanesi hanno dato un colpo di mano al match, dominandola con un secco 0-4. Il terzo e il quarto tempo si sono poi conclusi rispettivamente sul 2-1 per le padrone di casa ed il 2-2, in un clima certamente più nervoso dei primi due, che però non ha influenzato il risultato finale.

Arianna Garibotti e Valeria Palmieri sono state le migliori marcatrici delle rossazzurre con tre reti a testa, mentre Monika Eggens è andata a segno due volte. Un gol anche per Capitan Tania Di Mario.

A fine partita il coach dell’Ekipe Orizzonte analizza così il match, parlando anche dell’espulsione subìta nel quarto tempo dalla Eggens: “Oggi siamo andate bene – dice Martina Miceli – , anche se non è stata una bella partita. Abbiamo fatto meglio nei primi due tempi, considerando che nel primo abbiamo controllato il match e nel secondo abbiamo fatto molto bene. Siamo state abbastanza ciniche e potevamo pure fare di più, perché abbiamo sbagliato due gol facili. Negli ultimi due tempi, invece, è decisamente cambiato il metro arbitrale e le nostre avversarie hanno iniziato a giocare in pressing, mettendoci le mani addosso, al limite del regolamento. Secondo me infatti è stato concesso troppo, perché nel terzo e nel quarto tempo sembrava più un incontro di pugilato che una partita di pallanuoto. Mi dispiace per Monika, perché aveva fatto un gran gol e l’avversaria mentre tirava le ha rifilato un calcione, quando in pratica aveva già segnato. Lei si è girata e le ha dato solo un buffetto a mo’ di rimprovero per il fallo immotivato, ma l’arbitro ha punito solamente la nostra giocatrice. Mi auguro che, trattandosi di un semplice gesto di stizza, venga comminata solo l’ammonizione, ma staremo a vedere cosa verrà deciso. Mi spiace che diamo ancora ai nostri avversari la possibilità di innervosirci perché, quando siamo andate sopra di quattro gol, Cosenza ha proprio cambiato modo di giocare, compiendo fallacci e simulazioni. Noi non siamo state brave a mantenere la tranquillità e questo non mi è piaciuto. Sottolineo che per due tempi avevamo fatto benissimo, poi ci siamo lasciate innervosire da questo gioco e dal metro arbitrale. Purtroppo abbiamo riscontrato che non sempre c’è omogeneità di giudizio e questo fa male alla pallanuoto. Si dovrebbe stabilire una linea ben definita, sforzandosi di seguirla il più possibile”.