Rapina in banca alla Monte dei Paschi di Siena a Palermo. Quattro uomini a volto coperto hanno rapinato la filiale di via Leonardo da Vinci dopo aver sequestrato per una ventina di minuti clienti e dipendenti. Dopo aver svuotato i cassetti del bancomat sono fuggiti a bordo di un’auto con un bottino di oltre 25 mila euro.
La banda sarebbe entrata nell’istituto di credito e avrebbero minacciato i presenti. Si sarebbero fatti consegnare i cellulari da tutti, per evitare che potessero lanciare, e poi si sarebbero diretti verso lo sportello Atm provvisto di un impianto di sicurezza a tempo.
A quel punto avrebbero atteso una ventina di minuti in attesa che il bancomat si sbloccasse. Hanno svuotato il vano contenitore per poi allontanarsi a bordo di un’auto, poi risultata rubata e abbandonata a poche centinaia di metri. Lì i rapinatori avrebbero cambiato mezzo per allontanarsi su un’altra macchina per depistare le ricerche.
Indagini dei carabinieri, al vaglio immagini videosorveglianza
Sono intervenuti i carabinieri che hanno ascoltato il racconto di dipendenti e clienti e acquisito le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza. Sono stati eseguiti i rilievi alla ricerca di impronte digitali e di altre tracce che potrebbero consentire agli investigatori di risalire all’identità dei quattro rapinatori.
Rapina all’ufficio postale, indagini della polizia
Soltanto ieri nel capoluogo siciliano è avvenuta una rapina ad un ufficio postale in via Enrico Toti nel pieno cuore della città. Un giovane armato di taglierino si è presentato alle casse dell’agenzia non distante da corso Tukory ha minacciato i dipendenti e si sarebbe impossessato di circa 2 mila euro.
Le indagini sono condotte dalla polizia che ha acquisto le immagini dei sistemi di videosorveglianza dell’ufficio postale e della zona. Sono almeno tre i colpi negli ultimi mesi messi a segno ai danni della stessa agenzia che è stata presa di mira dai malviventi.
Banche, ancora rapine in banca a Palermo. Colpo al Monte dei Paschi di Via Leonardo da Vinci con clienti ed impiegati sequestrati.
Urzì (FABI Palermo): ormai è piena emergenza. La situazione sta sfuggendo di mano.
Ancora un colpo in banca a Palermo. Oggetto dell’assalto stavolta il Monte dei Paschi di Siena. Quattro uomini a volto coperto ieri pomeriggio hanno rapinato la filiale di via Leonardo da Vinci dopo aver sequestrato per circa venti minuti clienti e dipendenti. Sono fuggiti portando con sé circa 25.000 euro.
I rapinatori sarebbero entrati in banca e avrebbero minacciato i presenti facendosi consegnare i cellulari, per evitare che venisse lanciato l’allarme e poi hanno atteso una ventina di minuti che lo sportello ATM, dotato di un impianto di sicurezza a tempo, si sbloccasse.
Fabi, rapina in banca è emergenza
“Siamo già a sei rapine nel 2023 in Sicilia, la media di due al mese e purtroppo è piena emergenza da noi ripetutamente annunciata. In colpi in diversi città dell’isola da Catania a d Agrigento a Palermo”, afferma Gabriele Urzi Segretario Provinciale Fabi Palermo e Responsabile Salute e Sicurezza Fabi Palermo. “Cosa ci vuole ancora per capire che siamo in piena emergenza? Che succeda qualcosa di veramente grave? Le banche sottovalutano il problema – continua Urzì – e i numeri parlano chiaro. Peraltro si sta diffondendo sempre di più non la “rapina mordi e fuggi” ma colpi che vedono la presenza dei rapinatori per lunghi ed interminabili minuti all’interno dei locali con grave rischi per l’incolumità di clienti e dipendenti che vengono sequestrati.
Occorrono più investimenti in sicurezza prima che accada qualcosa di grave, una migliore organizzazione della sicurezza e interventi più efficaci di strategia antirapina, sistemi difensivi sofisticati. E occorre soprattutto ripristinare massicciamente la guardiania armata che costituisce il deterrente principe per i malintenzionati.
Si fa solo affidamento sull’eccellente lavoro delle Forze dell’Ordine che, oltre ad una efficace opera di prevenzione, intervengono spesso nella fase successiva all’evento criminoso e non si possono certo sostituire agli apprestamenti di sicurezza di cui tutte le banche si devono dotare. Il colpo di oggi è la tragica testimonianza che bisogna che le banche comprendano appieno la gravità del problema, prima che la situazione si aggravi maggiormente.”
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