Oggi doveva essere il giorno dei saluti formali. Invece gli eventi previsti fra il Marina yachting e l’Autorità portuale (la visita “guidata” per la stampa e autorità del cantiere per il nuovo look del terminal) con la presenza del suo presidente uscente Pasqualino Monti, non hanno più il sapore dell’addio. Pasqualino Monti resta per altri 45 giorni ovvero fino a fine agosto, tecnicamente fino al 27 agosto visto che il suo mandato ordinario scadrebbe il 12 luglio.

La sua proroga prevede che resti per l’ordinaria amministrazione ma quella straordinaria è già stata tutta impostata. e comunque la proroga, probabilmente, sarà seguita da un altro rinvio fino a fine settembre  anche se questa situazione di incertezza potrebbe protrarsi per tutto l’anno.

Nessuna accordo sulla nomina del successore

Non c’è accordo sulla nomina del successore di Monti. il Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini punta sull’ex eurodeputato Annalisa Tardino che in Sicilia è stata anche segretario di partito ma Schifani ha manifestato la sua assoluta contrarietà. Nulla di personale ma il Presidente della Regione punta, da sempre, su Luca Lupi. Ai suoi amici il Presidente della Regione dice riservatamente “non lo conosco neanche ma è esperto ed in continuità con Monti e serve una persona che possa proseguire l’opera di recupero del mare”.

Il sollecito e la lettera a Salvini

Così, dopo la fuga in avanti fatta da Roma con le notizie di una nomina già avvenuta proprio per la Tardino, Schifani scrive sollecitando il Ministro a fare la nomina. A BlogSicilia da Palazzo d’Orleans avevano già detto, nei giorni in cui Tardino la si dava per nominata, che alla regione non è arrivata neanche la richiesta di assenso obbligatoria per questa nomina.

Nella sua lettera Schifani non solo sollecita la nomina ma parla anche del profilo da individuare con riferimenti chiari alle norme in vigore, “comprese le sentenze della Corte di Cassazione e del Consiglio di Stato, che prevedono “comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale” e non una semplice equiparazione con titoli di studio. Requisiti che sarebbero necessari anche per ricoprire il ruolo di commissario, nel caso in cui il ministero dovesse optare per questa ipotesi” cita testualmente il quotidiano La Repubblica.

Ma su Tardino pende anche il parere negativo della segreteria tecnica del Ministero di Salvini che sottolinea al Ministro la carenza sul fronte dei requisiti e comunque la “non nominabilità” ancora per un anno (la legge stabilisce due anni di inconferibilità di simili incarichi per gli ex deputati   e la tardino, fino ad un anno fa, era eurodeputato).

Uno scontro più ampio

Ma la vicenda di Palermo (l’autorità portuale della sicilia occidentale riguarda molto di più della sola Palermo ovvero anche i porti di Trapani, Termini Imerese, Porto Empedocle, Sciacca, Licata e Gela) si inserisce in un quadro più ampio di nomine. In scadenza sono 14 Autorità portuali su 18 e, tolta Palermo, ci sono interesse divergenti fra Lega e Fratelli d’Italia sulle nomine da fare.

Su Palermo, poi, in capo ci sono anche altri nomi targati Forza Italia che vanno da Francesco Scoma a Carlo Amenta. ma Schifani non sembra avere intenzione di sentire ragioni su nomi diversi da Lupi. Uscira da questa impasse non sarà facile