Unione popolare contro la legge Fornero sui tempi del raggiungimento della pensione e sulla quantificazione della minima. A tornare a parlare dell’eterna querelle politica attorno a questa norma, introdotta su proposta dell’allora ministro del Lavoro Elsa Fornero nel 2011, è la candidata alla Camera Maria Grazia Carini, esponente del movimento a sostegno dell’ex magistrato Luigi De Magistris. In Italia, evidenzia Maria Grazia Carini, si registra un’età pensionabile tra le più alte d’Europa e, spesso, con livelli salariali bassissimi.

Lavori usuranti

“Sui lavori usuranti non è stata fatta una vera e propria diminuzione degli anni lavorativi – dichiara Maria Grazia Carini, candidata alla Camera per Unione Popolare – ma è stata fatta una diminuzione fittizia degli anni effettivi di lavoro, che mediamente si attesta sui 6 mesi di sconto rispetto all’età pensionabile e contributiva. Vogliamo l’abolizione della legge Fornero, diritto di andare in pensione a 60 anni e 35 anni di contributi, pensioni minime a mille euro al mese”.

“I soldi non ci sono? E’ una favola…”

“La favola metropolitana che i soldi non ci sono per le pensioni – continua Carini – è un cane che si morde la coda. Le pensioni sono rimandate senza effettuare il turnover necessario per i posti di lavoro. Se non vi è un ricambio generazionale nei posti di lavoro, comunque non abbiamo un corpo lavorativo che può sostenere il sistema pensionistico. Denunciamo, inoltre, lo sporco gioco degli istituti pensionistici che operano speculazioni attraverso l’acquisto di immobili e la loro malagestio dei fondi”.

I motivi di Salvini

Nelle scorse settimane era tornato sulla questione anche il deputato Matteo Salvini, leader della Lega: “La Legge Fornero – aveva detto – va azzerata e quota 41 ha il sostegno di tutti i sindacati e costerebbe solo un miliardo che darebbe finalmente a 800 mila lavoratrici e lavoratori la possibilità di andare in pensione. Mentre il Pd propone tassa patrimoniale, tassa sui risparmi e sulla casa noi proponiamo il contrario. La flat tax – ha aggiunto – già stasera è realtà per 2 milioni di partite Iva fino a 65 mila euro. Noi proponiamo di alzare il tetto per gli autonomi a cento mila euro e progressivamente di estenderla alle famiglie, dipendenti e pensionati fino a 70 mila euro lordi di dichiarazione annua”.

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