Attivare subito i PUC e salvaguardare il futuro del reddito di cittadinanza“. Questi, in sintesi, i motivi che hanno spinto alcuni percettori del sussidio a scendere in piazza questa mattina a Palermo. Una manifestazione a cui ha partecipato una piccola delegazione di persone, che hanno esposto uno striscione dalle richieste eloquenti. Tra queste, quella appunto relativa ai PUC (Progetti Utili alla Collettività). Forme di impiego previste dalla normativa che però, nel capoluogo siciliano, sono ferme al palo.

La protesta dell’associazione “Basta Volerlo”

Una protesta indetta dall’associazione “Basta Volerlo“, impegnata fin dalle prime fasi dell’attuazione della misura nazionale in progetti di pubblica utilità, in particolare nella cura del verde e del decoro urbano. Una delle tante realtà autocostituite nel capoluogo siciliano che ha deciso di organizzarsi e mettersi al servizio della comunità. Tutto attraverso autofinanziamenti e senso civico. Movimenti però esterni a quello che è il quadro normativo previsto dall’alveo legislativo del reddito di cittadinanza e che i percettori del sussidio vorrebbero che si seguisse, tutelando il futuro della misura.

“Questa è la prima di una serie di manifestazioni indetta dalla nostra associazione, composta interamente da percettori del reddito di cittadinanza – afferma Tony Guarino -. Noi vogliamo lavorare, ma vogliamo altresì che venga tutelato il diritto a percepire il sussidio. Se qualcuno pensa di modificarlo o, addirittura, di abolirlo, si prepari ad ulteriori forme di protesta. Si lavori invece per collegare il reddito di cittadinanza all’inserimento del mondo del lavoro e all’attivazione dei PUC, ad oggi fermi”.